Acri. Sabato scorso, i ragazzi ospiti del centro di seconda accoglienza “La Casa di Abou Diabo”, hanno incontrato le classi quarta e quinta del Liceo Scientifico “V. Julia”.
L’incontro/dibattito è stato fortemente voluto dall’Associazione LiberAccoglienza, dalla Cooperativa Atlante e dal Comune di Acri nell’ambito del progetto Sprar, “Adolescenza senza confine”. L’invito è stato accolto positivamente dalla dirigente dell’istituto che ha subito messo a disposizione l’auditorium del plesso per l’incontro volto a sensibilizzare le nuove generazioni su un tema tanto discusso quanto a volte poco conosciuto come l’immigrazione. Nel corso dell’incontro gli studenti hanno potuto “toccare con mano” una realtà presente sul territorio da ormai otto anni. L’introduzione è stata fatta dalla dirigente Pellegrino che ha ringraziato l’associazione LiberAccoglienza per l’iniziativa.
Ha preso poi la parola il responsabile del centro, Luigi Branca, il quale ha presentato l’equipe della struttura ed ha fornito dati riguardanti le statistiche nazionali e regionali sugli sbarchi avvenuti nell’ultimo anno. All’iniziativa ha preso parte anche l’Assessore ai servizi sociali del Comune di Acri, Franco Gencarelli, Maria Paola Capalbo, docente del Liceo nonché vice sindaco, il docente Giusto D’Auria, che ha coordinato l’incontro. Sono intervenuti, rispondendo alle domande fatte dagli studenti, l’operatore legale, l’operatore sanitario, l’educatrice e l’assistente sociale.
Sono state date testimonianze dagli ospiti presenti soprattutto con la visione di un filmato realizzato poco prima dell’arrivo di un barcone sulle coste italiane.