Ad Acri forse c’è un abbandono di animali provenienti da altri comuni.
Il problema del randagismo è stato affrontato durante la Premiazione del concorso "Acri e..Zanna Bianca" che si é svolta venerdì 5 maggio nella sala del "Caffè Letterario" del Palazzo Sanseverino Falcone.
Il dott. F. Paolo Pancaro, Veterinario dell’ASP di Cosenza, è intervento dicendo che “quando noi ci lamentiamo dei cani randagi per il paese ricordiamoci che la colpa non è dei cani ma dell’uomo!” Perché vengono presi come giocattoli e dopo tre quattro mesi non potendoli tenere più in casa vengono liberati e abbandonati. Sbagliando due volte. Uno perché si usa come giocattolo per i propri bambini un cane, due perché lo si abbandona al suo destino senza alcuna sensibilità e rispetto.
Ovviamente poi questi cani che sono in giro devono mangiare, devono vivere, ecco perché fanno branco e magari attaccano. Poi continuando nel suo discorso afferma: “Ricordate che spesso e volentieri l’uomo forma branco per cattiveria, l’animale forma il branco per necessità.” Ovviamente vanno presi, vanno sistemati in un’oasi e non in un canile. Come l’oasi “Zanna Bianca“ gestita egregiamente dall’associazione di volontariato Qua la Zampa di Acri. Dove i cani, a differenza di un canile che viene considerato un vero e proprio carcere, si trovano all’aperto nei boschi in un ambiente naturale, con recinti molto ampi, cucce e giochi.
Poi dà la sua soluzione: per evitare i cani randagi non c’è bisogno di oasi canine, c’è bisogno dell’amore per il cane e il senso civico che impone ai padroni di accudirlo fino alla morte e non di liberarlo con disinteresse una volta passata la smania del cane giocattolo.
Uno strumento che disincentiva il fenomeno dell’abbandono dei cani è l’anagrafe canina, perché se viene trovato un randagio con il chip del proprietario quest’ultimo riceverà le sanzioni, per cui ci penserà due volte prima di abbandonarlo per strada. Uno strumento che va coadiuvato dal controllo mirato sui proprietari dei cani, da parte della Polizia Municipale, per verificare che ognuno abbia provveduto alla registrazione per come previsto dalla legge. Se tutti fossero rispettosi dell’amore per gli animali e delle leggi il problema del randagismo non esisterebbe più.
Sull’argomento del randagismo interviene anche il Commissario Straordinario Dr.ssa Maria Vercillo: “Molto spesso non si comprendono le difficolta del comune, nell’affrontare il problema. La vera piaga da combattere è l’abbandono e molto probabilmente i cani che oggi sono in giro sono figli dei cani abbandonati.”
Poi spiega che quando si vedono cani randagi, il comune non può prenderli e accoglierli ma deve per forza chiamare gli ordini preposti alla cattura, dopo vengono trasferiti al canile sanitario dove sono vaccinati e microchippati. Solo allora dopo un certo numero di giorni possono essere trasferiti al canile tradizionale. Tutto ciò avviene a spese del comune e afferma che costa tantissimo! Forse non aiutiamo i cristiani quanto aiutiamo i cani e questa è una stortura se vogliamo.” “Perché quando ci sono tante difficoltà economiche per tanta gente, dal mio punto di vista di amministratore, noto che si spende di più per i cani che per l’aiuto delle persone... Mi dispiace perché non dovrebbe essere così! Si dovrebbero avere tanti soldi per fare sia una cosa che l’altra. Invece quando i bisogni sono tanti e i soldi sono pochi, alla fine, si fa quello che la legge impone e magari non si affrontano altre situazioni che invece si dovrebbero affrontare...”
Poi lancia un sospetto: “si pensa che i cani che compaiono così all’improvviso per Acri vengano abbandonati da altri comuni, perché per 10 cani che si catturano puntualmente altri 10 ne vengono segnalati.” E su questo si vigilerà. Il comune di Acri è molto ampio e con zone non urbanizzate che si prestano molto all’abbandono. Tesi confermata anche dal dott. Pancaro che conosce bene la realtà acrese. Infine il commissario invita tutti ad adottare un cucciolo all’oasi canina “Zanna Bianca“ di Acri per dargli una casa e aiutare la comunità nel loro sostentamento.
Commissario Straordinario Dott.ssa Maria Vercillo - in foto anche il Dott. F. Paolo Pancaro (al centro da destra)
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