Il Senatore Antonio Razzi, segretario della Commissione Affari Esteri di Palazzo Madama, al margine di un convegno sui rapporti tra Usa e Corea del Nord ha espresso il suo sostegno a Maurizio Feraudo, in corsa per la poltrona di sindaco ad Acri:
«Io spero che possa essere eletto sindaco, è una persona che lo merita. Spero che il suo paese gli dia fiducia. Se gli posso dare una mano dopo che sarà eletto sarò a disposizione».
Il Senatore Razzi a Rende per un incontro organizzato dagli studenti Unical di Democrazia Culturale doveva essere ospite nell'Ateneo dell'Università ma per le insistenti polemiche che ha suscitato si è dovuto spostare in un hotel delle vicinanze.
Nessun accademico, né tantomeno professori tra i relatori. In una piccola sala gremita di persone sono presenti una cinquantina di ragazzi un po’ per curiosità, un po’ perché sollecitati dagli ideatori del convegno, moderato da Antonio Caterino. L’incontro è stato introdotto dagli esponenti di Democrazia Culturale, Nicola Feraudo, Pietro Domma e Alessandro Aquino.
Razzi ha detto «Io non sono un mostro, né spavento la gente – rispondendo con serenità alle domande dei cronisti – confida che il cambiamento di sede non è che gli abbia fatto tanto piacere....
Poi lancia il suo affondo "non credo questa università possa insegnare una buona cultura con professori pieni di pregiudizi che prima mi invitano e poi fanno marcia indietro, esercitando, loro sì, un potere degno di una dittatura. "Alla fine, il tema del convegno è passato così in secondo piano per fare spazio alle controversie.
Sui rapporti tra Usa e Corea del Nord il senatore si è fatto l'idea che esprime con una battuta sui rispettivi leader «Sono due presidenti, diciamo così, un po’ allegri. Serve una terza persona per farli dialogare. Quando Trump si è insediato alla Casa Bianca gli ho mandato una lettera in cui gli ho scritto: “Io il 15 aprile sarò a Pyongyang. Se devo portare una tua missiva a Kim Jong-Un sono a disposizione”. La lettera è stata consegnata dal nostro ambasciatore a Washington. Aspetto la sua risposta».