Le rassicurazioni del direttore generale, Mauro e del delegato regionale alla sanità, Pacenza, sul futuro dell’ospedale Beato Angelo,
non convincono, evidentemente, una parte di cittadini e alcune forze politiche. Entrambe le parti, infatti, hanno organizzato per domenica, alle 19 un sit in proprio nello spazio antistante il presidio ospedaliero.
I promotori chiedono più attenzione verso la struttura ma soprattutto ritengono sia in atto piano per ridimensionare i servizi ed il personale del nosocomio di via Viola.
Lo scorso 4 settembre, il Consiglio Comunale si riunì per discutere del futuro dell’ospedale alla presenza di Mauro e Pacenza.
Da una parte la maggioranza, guidata dal sindaco Capalbo, ottimista e favorevole all’ultimo Atto aziendale, dall’altra la minoranza, scettica e pessimista.
All’incontro parteciperanno anche alcuni cittadini (non molti per la verità) e operatori del settore.
Da più parti fu chiesto l’immediata attuazione dell’Atto ed il potenziamento in termini di servizi, strumenti e personale. Mauro ribadì l’attenzione dell’Asp verso il Beato Angelo, confermando la presenza delle risorse economiche e l’intenzione di dotare il presidio di una serie di attività. Il tutto entro pochi mesi.
L’assise era stata chiesta dalle forze di opposizione, in particolare dal consigliere Mario Bonacci, all’indomani della pubblicazione del nuovo Atto aziendale.
Al termine degli interventi, fu approvato, all’unanimità, un ordine del giorno, inviato al Governatore Oliverio, al Commissario Scura ed al direttore generale, Mauro, con il quale si chiede l’attuazione del nuovo Piano sanitario.
Secondo l’Atto aziendale il Beato Angelo è collocato tra i presidi di area disagiata, come quello di Trebisacce, dipenderà dallo Spoke Rossano-Corigliano, potrà contare su medicina generale, lungo degenza, chirurgia generale ridotta per urgenze di bassa e media complessità, anestesia, oculistica, day hospital, day surgery emodialisi, farmacia, direzione sanitaria con responsabile dipendente dallo Spoke di riferimento, radiologia e laboratorio analisi, pronto soccorso di primo intervento, 118.
Nel frattempo sono sette anni, ovvero 90 mesi, oltre duemila giorni, che si parla dell’installazione della risonanza magnetica.
Il sit in è stato organizzato domenica sera, proprio in concomitanza della Festa dell’Unità che si tiene in piazza Sprovieri. Un caso o un atto fortemente voluto?
La questione ospedale è sempre stata motivo di scontro politico ed è risaputo che tra i promotori dell’iniziativa ed il Partito Democratico non scorre buon sangue.
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