Quando ci sono periodi di crisi capita sempre che il cane si morda la coda. Un circuito vizioso scaturito da problemi vecchi, personale ridotto e siccità.
Numerose sono state le sollecitazioni la scorsa estate ai cittadini con tanto di Ordinanza del Sindaco, per giusta causa aggiungo, sull’uso corretto dell’acqua pubblica: parola d’ordine nessuno spreco nessun uso abusivo.
Ma i problemi non si risolvono facilmente solo predicando bene. Ognuno deve fare la sua parte, i cittadini nell’uso moderato e consentito, il Comune nell’affrontare per tempo le emergenze anche quando capitano in giornate festive, altrimenti è inutile tutto il discorso e l’ordinanza perde di significato.
Nella zona “Schito” in via A. Segni una falla d’acqua si è aperta prima della festa di Sant’Angelo, capita, grande evento in corso, nonostante le segnalazioni fatte la macchina comunale risponde picche se ne parla dopo le feste. E passi, ma se dopo un paio di giorni dalla riparazione si riapre una nuova falla sullo stesso intervento e capita di venerdì è normale lasciare le famiglie con poca acqua disponibile perché per la riparazione ci vuole lunedì? E se la falla si alimenta con il serbatoio di Serra di Vuda le utenze domestiche resteranno a secco?
Non è un problema di oggi e di quest’Amministrazione ma da sempre, se l’urgenza non è da alluvione se ne parla lunedì… Intanto i cittadini pagano le tasse e il disagio!
È un po’ come dire che se chiami i soccorsi e non è grave, non s’interviene ma tu resisti, resisti, resisti fino a lunedì!