Trecentosessanta minuti di recitazione, di momenti magici e di pura spettacolarità in un tripudio di colori, danze e canto che hanno saputo coinvolgere un pubblico entusiasta e sempre pronto a chiedere il bis, come con i “Carmina Burana” del coro degli studenti.
Il liceo Julia apre le sue porte, insieme con 433 istituti in tutta Italia, in una Notte nazionale del liceo Classico che è diventata in tutta la Penisola un importante evento all’insegna della bellezza della cultura.
Nessuno studente si è tirato indietro. E ognuno, secondo le proprie inclinazioni (sotto l’attenta guida dei docenti) ha messo in campo talenti inaspettati. Il resto, nella serata di giovedì scorso, lo ha fatto il richiamo dello Julia, che proprio nel 2019 taglia l’onorato traguardo dei 50 anni di attività, e il legame che il liceo crea con chi sgobba tra i suoi banchi. E infatti erano tantissimi, nella Notte nazionale del liceo Classico, gli ex studenti, tra i quali molti stimati professionisti, emozionati davanti alle fotografie della mostra “I nostri primi 50 anni”. Toccanti le testimonianze di Maria Vittoria Marchianò e Mirella D'Agostino, tra le prime studentesse dello “Julia”, appassionanti gli interventi degli altri ex studenti Mino Cerenzia, Pamela Pirillo e Catia Abbruzzese.
Se le testimonianze del passato sono servite a ricordare la centralità e l’importanza della formazione classica come solida base per costruire qualsiasi futuro professionale, il presente del liceo è esploso in musica, canto e danze che hanno creato una magica cornice alle esibizioni che gli studenti hanno messo in atto nelle varie classi. Filo conduttore della serata il tema del tempo: da Persefone e il mito delle quattro stagioni al Caos e al Cosmo, dalle tragedie greche Edipo, Agamennone e Eumenidi a La Lettera Scarlatta, per proseguire in un Viaggio nel tempo - da Seneca a Alda Merini - e tra le donne che nell'arte si sono distinte, come Frida Kahlo e Artemisia Gentileschi.
Il travolgente “Tempus est iocundum” dei Carmina Burana è servito da introduzione ad un momento comune di tutti gli studenti che da un reading di poesie, da Alceo a Raboni, passando per Shakespeare è arrivato al “tempo tra fisica e neurobiologia” con gli studenti saliti in cattedra tra Einstein e Newton.
Nella parte più istituzionale della serata gli interventi del dirigente scolastico Rosa Pellegrino, con l'assessore alla Cultura Giuseppe Giudice, il presidente del Consiglio Comunale Mario Fusaro e il presidente della Fondazione Padula Giuseppe Cristoforo che hanno tenuto a sottolineare l’assoluta centralità del Liceo Classico all'interno del panorama del sistema formativo nazionale.
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