Finalmente il brevetto americano è stato concesso. E Maria Grano non nasconde la soddisfazione. La «sua» creatura, quella molecola Irisina che sconfigge l’osteoporosi, ha superato l’ultimo ostacolo burocratico per la vendita del farmaco in tutto il mondo.
La notizia la riporta la Gazzetta del Mezzogiorno in un articolo a firma di Francesca De Tommaso. «Dopo la concessione del brevetto italiano, nel 2016, ed europeo l’anno successivo, è arrivata la concessione statunitense”, dice Maria Grano, acrese doc. “Dagli Usa ci hanno fatto soffrire, molte obiezioni benché i dati fossero inconfutabili, i ricercatori americani tendono a proteggere i brevetti interni. Ed erano un po’ piccati dal fatto che, benché fossero stati loro a scoprire l’Irisina, non avevano colto il suo ruolo primario nella lotta all’osteoporosi. Ora, aver ottenuto il brevetto americano significa che la vendita del farmaco può avvenire solo pagando il titolare del brevetto, ovvero l'università di Bari.
Considerando che nel mondo gli osteoporotici sono oltre 200 milioni - continua la scienziata - si tratta di un mercato molto importante». Maria Grano si è laureata a Bari e dal 1987 si occupa di studi sul metabolismo osseo. Dopo sette lunghi anni di precariato, è diventata ordinario di istologia ed embriologia nella scuola di Medicina dell’ateneo barese e capo del team di ricerca. Nel laboratorio si lavora dalle nove del mattino alle nove di sera, gli studi proseguono grazie ad un finanziamento regionale nell'ambito di un progetto chiamato «TecnoMedPuglia per la medicina di precisione. “La produzione di un farmaco ha un percorso lunghissimo e costosissimo, in pratica sono sempre in giro a divulgare la ricerca ma soprattutto a raccogliere fondi» dice la Grano. Nelle sue ricerche, l'Irisina compare nel 2012, quando questa molecola, prodotta dal muscolo durante l’esercizio fisico, viene scoperta da un gruppo di ricercatori di Harvard. La Grano scopre che il ruolo principale dell'Irisina non è tanto sul grasso quanto sullo scheletro. Ha un’azione sia preventiva che curativa dell’osteoporosi. Fortifica le ossa, potrà cambiare la vita di anziani e malati che, impossibilitati a muoversi, non producono naturalmente la molecola. Quando si può ipotizzare la produzione del farmaco? «Gli studi su modelli animali di osteoporosi sono promettenti. Ora stiamo procedendo alla produzione industriale di Irisina, perché bisogna produrre una molecola pura, certificata - spiega Grano - presumibilmente nel 2025». Acri in rete e Acri Punto Info, che spesso si sono occupati di lei (ma anche del marito Filippo, eccellente musicista scomparso qualche anno fa), formulano a Maria Grano vivissimi complimenti.
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