In merito alla lettera apparsa il 25/10/2018, ”Ernia si, ernia no”, corre l’obbligo di chiarire i motivi che hanno spinto i sanitari dell’ospedale di Acri a rimandare e poi annullare, presso il nostro nosocomio, l’intervento di ernia ombelicale come programmato.
La prudenza nei confronti di un paziente affetto da problemi cardiaci e’ lagata a valutazioni globali ed indagini diagnostiche che si sono susseguite per garantire l’incolumita’ del paziente ed il successo dell’intervento chirurgico, anche in termini di ripresa post-operatoria.
Le valutazioni vengono effettuate in maniera puntuale e rigorosa, rispettando dei protocolli che, se da un lato limitano la possibilita’ di poter intervenire chirurgicamente, dall’altro tutelano la salute del malato.
D’altra parte, è pur vero che ci sono stati dei ripensamenti, ma questi sono stati ben ponderati tanto che, per maggiore tutela e nel rispetto dei tempi, il paziente e’stato prontamente visitato dal primario della chirurgia dell’ospedale civile di Cosenza, dott. Sebastiano Vaccarise.
Lo stesso, presente per effettuare interventi chirurgici programmati per quella data, ha valutato il malato prendendo l’impegno di operarlo non appena possibile nell’U.O. di chirurgia di Cosenza.
Pertanto, si chiarisce, che il paziente non e’stato trascurato ma, in virtù di quanto detto, e’ stato affidato ad un’altra struttura dove l’ASA3 si opera in situazioni di tranquillita’ e sicurezza.
La comunicazione da parte dello scrivente, si e’ resa necessaria al fine di dare tutte le informazioni possibili per chiarire in modo definitivo quanto accaduto.
Ovvio che ognuno potra’ trarne le dovute considerazioni.