Il Presidente della Regione Calabria Oliverio, coinvolto nell'inchiesta “Lande Desolate”, sul quale pende la pesante accusa di corruzione, è da oltre un mese con l'obbligo di dimora nel comune di San Giovanni in Fiore.
Deve rimanere quotidianamente a disposizione dell’autorità giudiziaria e non può fare il suo ingresso nella sede della Giunta Regionale per svolgere il mandato elettorale. In questo contesto, con un Servizio Sanitario Regionale che è il peggiore in Italia, nel quale cresce l’emigrazione sanitaria, con un disavanzo complessivo alimentato dagli stessi dirigenti uscenti, Oliverio ha nominato, con un atto di imperio, ignorando completamente le richieste pervenute dalla ministra Giulia Grillo, i nuovi direttori generali delle aziende sanitarie provinciali e ospedaliere calabresi.
Il giorno dopo l'insediamento del nuovo commissario per il piano di rientro, generale Cotticelli, e del sub commissario Schael, che recandosi presso la sede del soggiorno obbligato, avevano chiesto al presidente Oliverio la massima collaborazione, collaborazione istituzionale che evidentemente non c’è stata.
Oliverio ha premiato Mauro, riconfermandolo all’ASP di Cosenza, che in questi anni, sotto la sua gestione, ha provocato alla pari di altri, l'aumento deficit, ovvero della spesa corrente, ed un peggioramento dell'indice della qualità dei servizi.
Queste nomine sono nel senso di continuità col passato e in una logica di “spartizione” della sanità in Calabria, calpestano il buon senso e i diritti dei calabresi alle cure sanitarie.
Oliverio che invece di dimettersi, con il suo agire intralcia malo modo il risanamento della Sanità in Calabria, ed agisce unicamente per scopi puramente elettorali.
Questa classe politica deve essere spazzata via dai calabresi, i quali stanno subendo una mortificazione dietro l'altra.