Pasquale Fusaro è un ragazzo che ci mette la faccia. Da sempre. Due gli aspetti che lo caratterizzano maggiormente: una grande determinazione nel
far valere i diritti dei diversamente abili e la passione per il Cosenza calcio.
Dopo il tunnel imboccato dai “lupi”, il tifoso acrese non sta vivendo un bel momento anche per questioni extracalcistiche.
Da giorni, ormai, non può effettuare le sedute di isioterapia.
«Sono affetto da tetraparesi spastica e, per questo motivo», sottolinea Pasquale Fusaro, «la isioterapia è necessaria, mi dà modo di muovere gli arti
inferiori e rompere la monotonia, visto che sto sempre seduto sulla sedia a rotelle.
Mi rivolgo al centro di isioterapia neuromotoria dell’azienda sanitaria del mio paese, ma da qualche tempo a questa parte, non ci sono isioterapisti
disponibili: l’unico che resta si occupa dei bambini mentre un altro è fresco di pensionamento». Morale della favola: Pasquale Fusaro non può svolgere regolarmente le sedute.
«Eppure non mi sembra di chiedere nulla di particolare.
La isioterapia mi è stata regolarmente autorizzata, ma adesso, a causa della carenza di organico, non è più possibile effettuare le prenotazioni.
Per me è stata una doccia fredda. Del caso si sono interessati i carabinieri, che mi stanno sostenendo in questa piccola lotta.
Non chiedo la luna, ma semplicemente che venga rispettato il mio diritto alla salute.
Un centro così importante non può funzionare a singhiozzo.
La Sanità nel mio Paese non garantisce un diritto sacrosanto e questo mi addolora molto».