Acri. Il Pd prova a ripartire. Dopo la sconfitta delle comunali, i democratici si sono ritrovati nella sede di via Anna Frank per decidere modalità e tempi dell'azione politica da mettere in campo. Una riunione fortemente voluta dal capogruppo al consiglio comunale, Pino Capalbo, ed a cui hanno partecipato numerosi iscritti e simpatizzanti. Insomma il Pd è vivo e vegeto, pronto per affrontare il prossimo congresso che dovrebbe tenersi entro la metà di novembre. Per quella data, però, il Pd vuole arrivarci con le idee chiare e possibilmente con poche lacerazioni. Necessaria, in questa fase, una nuova figura alla guida del partito. Da ieri, il coordinatore locale pro tempore è Carmine Le Pera che prende il posto del segretario dimissionario Giuseppe Capalbo. L'incontro si è aperto discutendo proprio delle dimissioni di Capalbo, assente ingiustificato, che si è sottratto al dialogo e la cosa non è stata gradita per nulla. C'è di più. Della reggenza politica di Capalbo, durata quasi un anno, in pochi se ne sono accorti. Eppure sotto la sua direzione il Pd ha dovuto affrontare due importanti appuntamenti elettorali come le Politiche di febbraio e le Comunali di maggio. Capalbo non è stato da collante ed, anzi, ha diviso più che unire tutte le anime democratiche e la sua azione politica, alla fine, è stata definita poco incisiva e coinvolgente. Un cambio di rotta, quindi, era opportuno ed ora il Pd guarda con più ottimismo al futuro. Nei prossimi giorni si sapranno anche i referenti delle quattro mozioni: Cuperlo, Renzi, Pittella e Civati.