Due si astengono, uno vota a favore. Polemica sul web e tra gli iscritti. Fuscaldo rischio cartellino rosso.
L'ultima seduta del consiglio comunale, durata più di dodici ore, era importante per due aspetti: l'assise doveva discutere ed approvare il bilancio di previsione 2014 e soprattutto il piano di riequilibrio finanziario da inviare alla Corte dei Conti per evitare il dissesto finanziario. Il primo documento è stato approvato dalla sola maggioranza mentre si sono schierati contro Udc e Pd.
Il secondo, invece, comprende una serie di azioni che il Comune dovrà adottare e da sottoporre alla Corte dei Conti, quali risparmi, tagli ed aumenti, al fine di risanare i dodici milioni di disavanzo, quattro derivati da residui attivi, cioè tributi non incassati e otto da debiti fuori bilancio, ovvero spese previste ed effettuate senza copertura finanziaria. Una seduta fiume caratterizzata da molti numeri ma anche da prese di posizioni politiche alcune delle quali faranno sicuramente discutere.
Il Pd, infatti, non si è comportato in modo compatto. Maria Mascitti e Pino Capalbo si sono astenuti mentre Fabiana Fuscaldo ha votato a favore del Piano. Eppure il giorno prima del consiglio comunale, il Pd aveva diramato una nota nella quale aveva espresso la propria posizione di astensione, evidentemente non condivisa dalla Fuscaldo che in aula si è dissociata. Mascitti e Capalbo, invece, hanno motivato la loro scelta. In sostanza il Pd sostiene che "nessuna delle proposte avanzate in più occasioni sono state mai prese in considerazione dalla maggioranza che imperterrita ha continuato ad agire in solitudine non coinvolgimento ed ignorando le minoranze. Alla luce di tutto ciò la responsabilità nei confronti dei cittadini ci spinge ad esprimere voto di astensione nel tentativo di aderire al fondo salva comuni e quindi di non aggravare ulteriormente con tagli ai servizi e tasse sulla famiglie. L'auspicio del partito democratico è quello che queste pratiche di chiusura da parte dell'attuale amministrazione non abbiano più a verificarsi per il bene di Acri e dei cittadini stessi."
Pd spaccato, quindi, e sul web e tra gli iscritti cresce il disappunto. Più di uno, addirittura ha chiesto l'espulsione dal partito della Fuscaldo che oltre a votare a favore ha anche speso parole di elogio nei confronti del sindaco Tenuta. Oggi, probabilmente, si riunirà il direttivo del Pd per analizzare la questione e non sono esclusi provvedimenti estremi nei confronti di un consigliere legato da stretti legami di parentela con un sindaco (Elio Coschignano) che ha governato dal 2005 al 2010 e che, forse, è corresponsabile dei debiti fuori bilancio.
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