Acri. Interessante e partecipato, il convegno-dibattito promosso dall'Osservatorio Nazionale Amianto, sezione provinciale di Cosenza, sul tema "Contaminazione ambientale da amianto: rischio esposizione e conseguenze sulla salute". Il geologo Beniamino Falvo, Commissario regionale Ona, ha illustrato le finalità e l'attività dell'associazione, quindi sono intervenuti il geologo Francesco Falco, componente del comitato tecnico scientifico dell'Ona e Michelangelo Iannone, medico del centro di epidemiologia regionale dell'Arpacal. Il primo, dopo aver mostrato i principali manufatti in cui l'amianto era ampiamente utilizzato in passato, ha trattato i monitoraggi ambientali e la tecnica del telerilevamento, il secondo si è soffermato sulle malattie causate dalle inalazione delle fibre di amianto come asbestosi, carcinoma polmonare e mesotelioma, la cui cancerogenicità non è legata ad una precisa dose. Patrizia Coschignano, avvocato, ha trattato le norme della legge 257/92 che consentono l'accesso ai benefici previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto. Mimmo Talarico, consigliere regionale e componente della commissione ambiente, ha evidenziato i ritardi nell'attuazione della legge regionale sull'amianto mentre Salvatore Ferraro, assessore comunale all'ambiente, ha apprezzato l'iniziativa dell'Ona confermando l'adesione alla stessa. Infine, il coordinatore provinciale, Giuseppe Infusini: "la problematica – ha detto - è coscientemente sottovalutata dagli organismi politici regionali. E' solo da poco tempo che, grazie anche alle nostre denunce e sollecitazioni, il gruppo di lavoro di supporto all'Unità Speciale Amianto ha definito le schede di censimento da inviare ai comuni per i successivi adempimenti. L'Ona Cosenza fa parte di tale gruppo e non farà mancare il proprio apporto tecnico-scientifico per la definizione del Prac, piano regionale amianto Calabria. Se si vuole concretamente eliminare l'amianto dal territorio calabrese – sostiene Infusini – è necessario che la Regione preveda contributi da assegnare ai privati per gli interventi di bonifica." Chi vuol saperne di più può contattare il sito www.onacosenza.it