“Sollecitare con la massima urgenza la convocazione di un Consiglio comunale in via straordinaria per la discussione politica in merito all'adesione nella Fondazione MAB”. È questa la richiesta sottoscritta da ben 220 firmatari e protocollata ieri mattina presso gli uffici comunali. In appena mezza giornata, la raccolta firme è stata avviata giovedì pomeriggio, sono stati in molti i ad aderire alla richiesta di aprire un confronto sulla questione più volte rinviata in consiglio a causa di diatribe interne alla stessa maggioranza amministrativa con alcuni consiglieri (2/3) nettamente contrari al progetto.
Ma adesso non c'è più tempo e la paura di molti è che Acri perda questa opportunità. Lo sa bene anche l’assessore Ferraro che da tempo , esattamente dal 2013 quanto la giunta comunale con apposita delibera aveva sottoscritto l’impegno di far parte di questo progetto visto che una parte del territorio comunale ricade all’interno del Parco Nazionale della Sila, è impegnato nello studio.
L’adesione al Mab ovvero “Man and the Biosfere” permetterebbe all’area Mab Sila e quindi anche al comune di Acri, di entrare a far parte delle 651 Riserve della Biosfera in 120 paesi, di cui 13 in Italia. Per l’assessore Ferraro la mancata partecipazione alla Fondazione rappresenterebbe "la perdita per il nostro territorio di un'altra occasione di sviluppo per ottusità e miopia politica".
È’ inaccettabile per Ferraro buttare via il lavoro di mesi e mesi finalizzato alla promozione e crescita del territorio. Quindi , affidando il messaggio ai social , Ferraro non ha esitato ad annunciare sue possibili dimissioni .
"Davanti a tanta ottusità e miopia – ha spiegato Ferraro - visto che non sono attaccato alle poltrone e non ho interessi personali da perseguire , così’ come mi dimisi 27 anni fa , mi sto accingendo a dimettermi per un motivo identico".
Ancora nulla di ufficiale ma le condizioni per un abbandono sembrano esserci tutte.