Acri. Tutto come nelle previsioni. La cittadina silana premia, ancora una volta, Mario Oliverio che qui ha sempre fatto incetta di voti. Il neo governatore della Calabria ha raccolto poco meno di settemila voti, il 68%, a seguire Nico d'Ascola con mille e cinquecento, il 14% e Wanda Ferro, mille e duecento, il 12%.
Il Pd è il primo partito grazie a 2400 voti, il 25%, a seguire l'Udc, poco più di mille voti, il 12%, quindi Fi e Cdl, rispettivamente 600 e 500 voti, il 6% ed il 5%. Migliorano, quindi, i democratici mentre perdono consensi il Movimento 5S che raccoglie appena 400 voti, il 4%, Fi e Udc. Quest'ultimo, che qui è rappresentato dal segretario regionale Gino Trematerra, è passato dal 20% del 2010 al 12%.
Passiamo ai candidati: il più votato in assoluto è stato Michele Trematerra, Udc, grazie ad oltre mille voti, (oltre tremila in provincia), a seguire Vuono, Sel, con 671 preferenze (1200 in provincia), Perri, Calabria in rete 654, (2000 in provincia), Caruso, Pd, 515. Buone anche le performance di Guccione (428), Aieta (425), e Bevacqua (367), tutti del Pd, Lupinacci, Centro Democratico, 469, (oltre 700 in provincia) e Gentile, Ncd, (250). Hanno oltrepassato i cento voti anche Graziano, Cdl, (264), Franco Sergio, Oliverio Presidente, (249), Mario Franchino, Pd, (250), Pietro Lecce, Democratici Progressisti, (166), Piercarlo Chiappetta, Fi, (177), Morrone, Fi, (168), Gianpaolo Chiappetta, Cdl, (129), Massimo Belsito, Movimento5S (229). Il candidato più votato del centro sinistra, quindi, è risultato essere Vuono mentre del Pd, Caruso.
Risultato insoddisfacente per Michele Trematerra, assessore regionale uscente, che ha perso, rispetto al 2010, circa 800 voti e addirittura poco meno di settemila nell'intera provincia anche se il suo partito, l'Udc, ottiene un buon 12%. Dopo dieci anni la cittadina silana non elegge nessun rappresentante a palazzo Campanella.
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