Acri. Cosimo Fabbricatore, presidente del consiglio comunale, resta al suo posto. Con nove voti contrari (compreso quello dello stesso presidente!) ed otto favorevoli, è stata respinta la mozione di sfiducia presentata un paio di settimane fa e sottoscritta da otto consiglieri, di cui tre della maggioranza, ovvero Cavallotti, Viteritti e Pettinato. Ed è stato proprio quest’ultimo a salvare il suo collega Fabbricatore (che si è auto votato, però). Con il suo ripensamento, infatti, ha fatto venire meno il numero sufficiente per la decadenza di Fabbricatore. “In questi ultimi giorni le cose sono cambiate – ha affermato – ci sono state una serie di riunioni dove sono state chiarite molte cose ed oggi non ci sono più le condizioni per rimuovere il presidente.” Restano sulle loro posizioni Viteritti e Cavallotti che, invece, hanno votato la sfiducia. Una parte della maggioranza, quindi, si ricompatta attorno a Fabbricatore ma non sono mancate le polemiche.
Per Molinari “Fabbricatore avrebbe dovuto dimettersi già all’atto della presentazione della mozione ed, invece, ha dimostrato di essere attaccato alla poltrona e chi non ha votato il documento non ha fatto certo una bella figura.” Gli fa eco Maiorano; “la maggioranza scricchiola ed i problemi della città restano e sono tanti, davvero una brutta pagina politica.” Cavallotti della maggioranza aggiunge; “non vorrei che, chi si è tirato indietro non votando la sfiducia, pur avendola firmata, lo ha fatto solo ed esclusivamente per raggiungere scopi personali, se così fosse, ed il tempo ce lo dirà, sarebbe un fatto grave.” E precisa; “eravamo anche d’accordo per indicare un altro nome della maggioranza ciò per dimostrare che noi firmatari della maggioranza non avevamo alcun obiettivo da raggiungere.”
Capalbo del Pd dice; “la retromarcia del consigliere Pettinato è ingiustificabile e strana anche perché lo stesso ha più volte criticato sia la giunta che alcune scelte fatte di recente e che riguardano nomine esterne.” Poi l’affondo rivolgendosi al sindaco; “in futuro vedremo se questo passo indietro sia stato dettato da questioni politiche o da altro visto che all’orizzonte sono previsti, all’interno della macchina comunale, nomine e nuovi settori sui cui la minoranza vigilerà.” Viteritti precisa; “la mozione di sfiducia era giustificata in quanto, più volte, il presidente del consiglio, è venuto meno alle sue prerogative quando si è trattato di coinvolgere l’intero consiglio comunale.” Fabbricatore si difende sottolineando l’imparzialità assunta, citando anche le riunioni effettuate coinvolgendo tutti i capigruppo consiliari e tutte le questioni sollevate dall’opposizione e portate in consiglio.” Pino Capalbo, capogruppo Pd, ha presentato un’interrogazione al sindaco Tenuta riguardo la paventata soppressione di alcune attività specialistiche del poliambulatorio.
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