Acri. Molti studenti, un paio di forze politiche, poca gente comune. La manifestazione contro la privatizzazione della gestione dei rifiuti, promossa da Pd, Sel, Confcommercio, Unsic, Cna, Associazione Dafne, non è stata molto partecipata. Alla fine sono scesi in piazza poche centinaia di persone, gran parte giovani e studenti, ma ha visto l'assenza di movimenti, partiti e di quei cittadini che ogni giorno criticano e lanciano accuse all'attuale amministrazione. L'amministrazione Tenuta può tirare un sospiro di sollievo: gran parte della città è con essa. "Vili e servili", così il poeta acrese Vincenzo Padula, aveva definito i suoi concittadini in un polemico ed apprezzato scritto quanto mai attuale. Tra gli assenti addirittura anche gli stessi promotori: pochi, infatti, i commercianti e gli artigiani. Lodevole, invece, l'impegno di chi ha preferito metterci la faccia in prima persona per contestare la delibera di consiglio comunale che affida ai privati (il bando scade il prossimo 30 maggio, ndr), la gestione di tutti i rifiuti. Slogan, bandiere e cori, non sono mancati. In prima fila il Pd al completo, con i consiglieri comunali e molti iscritti, Sel e rappresentanti della Cgil. Non pervenuti l'Udc, sebbene abbia votato contro la delibera ma in chiaro imbarazzo visto che governa la Regione, il Movimento Cinque Stelle, che pure si batte contro la scelta del Comune, associazioni ambientaliste, cittadini comuni. La città, evidentemente, o segue con distacco le vicende amministrative, o delega ad altri la propria protesta o mostra segni di menefreghismo o ancora ritiene giusta la decisione dell'amministrazione Tenuta. Fatto sta che le previsioni, in quanto a numero di partecipanti, erano ben altre. Al termine del corteo è stato divulgato un documento. "Vogliamo riappropriarci della nostra dignità di cittadini che questa disastrosa amministrazione ha portato lontano mille miglia dalla nostra storia e dalla bellezza dei suoi territori – si legge tra l'altro - vogliamo riappropriarci del nostro diritto alla gestione pubblica dei servizi essenziali alla comunità che ci è stato riconosciuto da un referendum nel 2011, rigettiamo totalmente la politica regionale messa in atto dalla Giunta Scopelliti che ha riservato milioni per potenziare le discariche private e nella smania di scavare buche i rischi ambientali e idrogeologici metteranno a dura prova l'ambiente e la salute. Siamo a disposizione dell'amministrazione comunale affinché associazioni e partiti collaborino confrontandosi in un tavolo tecnico per il bene comune."
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