Governare in nove consiglieri su un totale di diciassette, non è e non sarà facile. Il sindaco Tenuta lo sa bene ma va avanti ugualmente cercando di arrivare a fine mandato, ovvero al giugno 2018. Dopo due anni di legislatura, i consiglieri Viterittti e Cavallotti hanno preso le distanze.
Al momento non hanno dichiarato di costituire alcun gruppo consiliare né tantomeno di aderire a qualcuno già esistente. Ciò vuo, dire che i due esponenti restano nella maggioranza ma di fatto ne sono fuori. Lo hanno dimostrato anche nell’ultima seduta del consiglio comunale chiamato a discutere ed approvare due delibere relative alla modifica della Tari ed al regolamento di un invaso di acqua in località Serricella.
Nel secondo caso, infatti, Viterittti e Cavallotti non hanno partecipato alla votazione rischiando di fare andare sotto la maggioranza salvata solo in extremis dal consigliere Basile il cui comportamento è stato stigmatizzato non solo dai suddetti consiglieri ma anche dalle forze di opposizione. In virtù del regolamento del consiglio comunale, Basile non avrebbe dovuto partecipare alla votazione perché cointeressato nella questione del punto all’ordine del giorno. E difatti, per evitare palesi conflitti di interesse, Basile annuncia la sua fuoriuscita dall’aula al momento del voto.
A questo punto Pino Capalbo del Pd chiede al presidente del consiglio, la verifica del numero legale che, ovviamente, senza la presenza di Basile non è garantita, essendo presenti otto membri su diciassette.
Gelo in aula, maggioranza perplessa, sindaco ed assessori preoccupati mentre il presidente del consiglio cerca di prendere tempo. Noncurante di quanto aveva affermato solo qualche secondo prima, Basile (che si astiene dalla votazione) fa marcia indietro e rientra tra i banchi della maggioranza che ritorna così ad essere in nove e, quindi, in numero sufficiente per approvare il documento.
Dal punto amministrativo, quindi, il punto viene approvato, la maggioranza tiene e la popolazione di Serricella tira un sospiro di sollievo. Il problema politico, resta, però, perché c’è una maggioranza che, al momento, si regge per il rotto della cuffia.
E le forze di opposizione minacciano un esposto al Prefetto ed alla Procura. Sarà in grado di proseguire la legislatura senza intoppi e ricatti? La cosa appare complicata anche perché Viterittti e Cavallotti sembrano intenzionati a restare sulle loro posizioni che sono molto distanti da quelle della maggioranza.
Entro l’anno, quando il consiglio sarà chiamato a discutere ed approvare provvedimenti importanti come il bilancio consuntivo e l’assestamento di bilancio, si saprà se il governo tenuta ha i mezzi per poter andare avanti senza sussulti.
Nella stessa seduta, è stata respinta, con nove voti contrari, la proposta avanzata da Capalbo (Pd) secondo cui il 40% delle indennità dei consiglieri e della giunta, relative ai mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2015, dovevano essere devoluti alle città di Corigliano e Rossano colpite dall’alluvione.
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