C'è anche un pizzico di Acri tra le eccellenze del Regno Unito. A rappresentare questo dato, appreso nel centro presilano non senza una punta di legittimo orgoglio, è Ferdinando Fusaro, managing partner della società Tax & Ad.
In uno speciale sul Regno Unito, pubblicato lo scorso 19 giugno sul supplemento "Sette" del Corriere della Sera, è proprio Fusaro a spiegare il successo della Tax & Ad. "Siamo nati nel 2011 – dice Ferdinando Fusaro -, quando io e tre colleghi tutti fuoriusciti dalla medesima azienda abbiamo deciso di investire su noi stessi. In tre anni siamo passati da 4 a 20 persone".
La società offre consulenza fiscale e il supporto verso l'internazionalizzazione e l'espansione internazionale di aziende di media dimensione, che si muovano in un contesto internazionale sui mercati italiano, spagnolo e francese. "Chi si affida a noi - aggiunge Fusaro – in genere è un'azienda in grado di competere sui mercati esteri, ma con il "gap" delle dimensioni non grandi. Il nostro imprenditore di riferimento è sottoposto a notevoli sforzi per dilatare il proprio giro d'affari e quindi si aspetta un eccellente servizio per ammortizzare gli sforzi e focalizzarsi sul proprio business. Per poter fornire un servizio del genere, è obbligatorio istituire un rapporto personale e confidenziale con ogni cliente".
La Tax & Ad lavora "anche con le aziende straniere che vogliono investire in Italia e devo dire, mio malgrado, che tutti i tentativi si arenano di fronte alla paura del fisco italiano. Secondo un'indagine recente del Sole 24Ore, gli investimenti stranieri in Italia sono calati del 70% nell'ultimo periodo".
Per Ferdinando Fusaro, "nel Regno Unito, a differenza di quanto avviene in Italia, dove tutto si muove in un'ottica clientelare e di raccomandazioni, viene premiata in anticipo l'idea dell'imprenditore, ovvero la capacità di rischiare, il che significa non trovarsi invischiati in ostacoli burocratici, in lungaggini amministrative e in prelievi forzosi o in onerosi contenziosi con il fisco".