Acri. Il ministero dell'Interno, diretto dal ministro Anna Maria Cancellieri, ha deciso; le elezioni amministrative si terranno il 26 e 27 maggio mentre gli eventuali ballottaggi il 9 e 10 giugno. La notizia riguarda anche il centro pre silano visto che, dopo le dimissioni del sindaco Gino Trematerra, eletto nel 2010 e che ha poi optato per l'Europarlamento, si dovrà procedere al rinnovo del consiglio comunale.
Alcuni partiti sono già al lavoro per la formazione delle liste che da quest'anno saranno costituite non più da 20 ma da 16 aspiranti consiglieri mentre la giunta dovrà essere composta da cinque assessori, non più sei, più il sindaco. Al momento il partito più attivo è il Pd. Dopo le primarie del diciassette dicembre, che hanno decretato Giuseppe Cristofaro quale candidato a sindaco, i democratici sono ora al lavoro per compattare eventuali fratture interne ma anche per aggregare altre forze che si rifanno al centro sinistra. Saranno almeno due le liste Pd a cui potrebbe aggiungersi quella di Sel.
Ma c'è una notizia che turba i democratici. Un suo iscritto nonché dirigente di spessore starebbe abbandonando il partito. Si tratta di Giacomo Cozzolino, attuale consigliere comunale e capogruppo, figura importante del Pd, e Ds prima, visto che in passato è stato candidato alla provincia e nel 2010 ha sfidato Gino Trematerra per la poltrona di sindaco. A giorni Cozzolino illustrerà le motivazioni in una conferenza stampa e solo allora si saprà se lascerà il Pd per un altro partito o se, invece, ha intenzione di ritirarsi definitivamente dalla vita politica. Nella seconda ipotesi, la città perderebbe un protagonista, uno che ha sempre raccolto ampi consensi ma che nello stesso tempo non è mai riuscito, e non solo per colpa sua, a rappresentare il partito ed il centro silano a livelli extracomunali.