La Fondazione “ Vincenzo Padula” il 27 febbraio scorso ha organizzato una serata per festeggiare i 90 anni di Giuseppe Fiamma, professore, scrittore, poeta, nonché storico e uomo da sempre attento e partecipe degli eventi politici, culturali, sociali e religiosi del nostro paese. La manifestazione ha avuto luogo in una delle sale del Palazzo Padula alla presenza dei familiari e degli amici con cui, in tanti anni, ha condiviso e combattuto molte battaglie ( da ricordare gli anni in cui nasceva l’Ospedale di Acri ), e con cui ha vissuto gli eventi della vita politica e culturale sempre con grinta ed entusiasmo. Il Presidente della Fondazione Giuseppe Cristofaro ha ripercorso con attenzione le vicende vissute con l’amico Giuseppe Fiamma, con quella stima e quell’affetto che non sono mai venute meno e sottolineando l’impegno profuso quale componente del primo Comitato Scientifico del Centro Studi e Ricerche Vincenzo Padula, nonché consigliere di amministrazione della Fondazione stessa. Il prof. Giuseppe Abbruzzo quale caro amico e Direttore del periodico “ Confronto” ha ripercorso tutte le tappe dei lavori portati avanti insieme, con la meticolosità e la precisione che ha sempre contraddistinto l’operato di Peppino Fiamma sia in ambito scolastico come insegnante, che come Redattore capo di “Confronto”. Numerose sono state le sue pubblicazioni sia sul Padula che sul nostro Beato Angelo, e numerose anche le recensioni fatte ai tanti libri di scrittori e poeti che nel corso degli anni ha avuto il piacere di conoscere. Importante l’incontro e la collaborazione con Antonio Piromalli, compianto amico, Docente dell’Università di Cassino, che lo definiva” attento studioso e conoscitore della letteratura italiana, scrittore e critico letterario. Nonostante l’intervenuta sordità ha continuato sempre ad avere contatti epistolari con le persone che ancora oggi continuano a contattarlo, senza mai risparmiarsi, anzi sempre pronto a darsi con generosità. Il giornalista Eugenio Maria Gallo quale componente della Redazione di “ Confronto” ha mostrato anch’egli una grande stima e una grande riconoscenza, senza dimenticare i primissimi approcci con le realtà culturali, sociali e politiche degli anni in cui nasceva la collaborazione con Fiamma e Abbruzzo. Bei ricordi che hanno lasciato un segno indelebile nella realtà acrese e in loro tante soddisfazioni. Dopo i vari interventi le parole di mio padre hanno dato conferma del legame profondo che i questi lunghi anni ha instaurato con chiunque abbia avuto modo di collaborare con lui, e importantissimo, anche se citato per ultimo, il legame affettivo con il bravo tipografo e grande amico Giulio Galasso che lo ha sempre sostenuto e incoraggiato, dimostrando sempre la sua profonda ammirazione, la stessa che ancora oggi la gente nutre per lui. Le testimonianze rese a mio padre non possono che rendere me e tutti i familiari molto orgogliosi per avere avuto accanto un uomo che ha sempre operato per il bene della società, della famiglia, degli amici, della cultura, un combattente che non si è mai fermato. Ma prima di tutto uomo di Fede che traspare da tutti i suoi versi, uomo che ha sempre dimostrato onestà, semplicità e rispetto per gli altri nella vita privata e nella vita sociale. In lui Fede e Cultura hanno sempre camminato insieme e questa è stata la molla della sua esistenza. Ringrazio tutti per l’affetto dimostrato.