Era visibilmente emozionato il sindaco Nicola Tenuta, confuso tra i tanti suoi colleghi con la fascia tricolore, a pochi metri dal palco allestito per la funzione.
Era l’immagine di chi voleva delibare ogni singolo momento di una giornata storica per la sua comunità, a distanza di quasi duecento anni da quando analoga sorte era toccata al Beato Angelo.
“Quello che sta accadendo oggi – ha affermato pochi minuti prima della cerimonia – per gli acresi non è circoscritto solo al valore religioso dell’evento. Ha anche un preciso e importante valore sociale”.
Per il primo cittadino di Acri, “la figura di Francesco Maria Greco è estremamente attuale, non solo perché, come dimostra la vicenda dell’ospedale Charitas, ha saputo con lungimiranza interpretare le esigenze di una intera collettività, ma anche perché ancora oggi continua ad educare soprattutto i giovani. E’ un esempio da emulare e questo è ancora più importante in un momento storico molto delicato, con una conclamata crisi dei valori. In questo senso – ha concluso Nicola Tenuta –, Francesco Maria Greco rappresenta una stella polare da cui ripartire”. L’amministrazione comunale, archiviate le polemiche per la location della cerimonia, ha istituito un apposito capitolo nel bilancio per i festeggiamenti in onore del nuovo Beato.
Anche Suor Raffaella Roberti, vicepostulatrice della causa di beatificazione e appartenente alla congregazione delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori, dà voce alle emozioni.
“Questo momento – ha affermato – ci riempie il cuore di gioia, che Dio ha voluto dare alla chiesa calabrese. Vogliamo esprimere il nostro grazie ad Acri per la partecipazione e vicinanza all’istituto delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori. Sicuramente questa beatificazione – ha aggiunto suor Raffaella – elargirà grandi benedizioni per la Calabria in generale e per Acri in particolare. Mi auguro che il Beato porti un risveglio spirituale nella nostra regione”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 22-05-2016.