In un bel clima di festa di familiari e amici, Elviro Serra lunedì scorso ha compiuto cento anni. Un bel traguardo, sottolineato dalle tante persone che per l’occasione hanno voltuo portare anche una semplice testimonianza, in un noto locale cittadino, il “Panoramik”.
Un po’ spaesato per tante attenzioni e per i continui clic fotografici, nono Elviro si è concesso a tutti.
C’era anche il sindaco Nicola Tenuta, che, a nome della città, gli ha consegnato una targa ricordo e lo ha additato a modello da emulare.
Elviro Serra è nato nel pieno del primo conflitto mondiale e purtroppo la guerra sarà una costante della sua esistenza. Ha partecipato a quella “Civile”, di Spagna, del 1936, antefatto del secondo, terribile conflitto mondiale.
In questo sarà fatto prigioniero dagli inglesi, a Tunisi, e da prigioniero, in Inghilterra, trascorrerà i successivi quattro anni. Di quel periodo ricorda che “gli inglesi mi trattarono bene”.
Ha avuto quattro figli, sette nipoti e cinque pronipoti. Il dolore più grande l’ha vissuto diciotto anni fa, quando è morta la compagna di una vita e la madre dei loro figli. La sua vita lunedì scorso è stata raccontata in un video di una decina di minuti, realizzato dal genero Enrico Bifano, che ha messo in evidenza i valori profondi che hanno regolato l’esistenza di Elviro. Quesgli stessi valori, quali rispetto, solidarietà e sobrietà, che ha tenacemente voluto trasmettere alla sua famiglia.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 03-02-2016.