L'assenza alla cerimonia di premiazione del Premio Padula, sabato scorso, dell'assessore comunale alla Cultura, Paola Capalbo, non era passata inosservata.
Ieri mattina, l'esponente della giunta guidata da Nicola Tenuta, nella sede municipale, ha convocato i giornalisti per spiegarne le ragioni. La conferenza stampa è stata un attacco frontale alla gestione della fondazione culturale Vincenzo Padula.
"La mia assenza sabato – ha spiegato Paola Capalbo – è stato un atto di coerenza. Abbiamo, fin dalla campagna elettorale, criticato la gestione della fondazione".
Citando Pasolini, "siamo contrari alla cultura dei Premi e alla sua spettacolarizzazione". Dopo aver fatto la cronistoria della nascita della fondazione, avvenuta nel 1998, passando per il centro studi che aveva lo stesso nome, l'assessore comunale alla Cultura ha parlato della volontà di voler "fare uscire la fondazione dal regime monocratico che la immiserisce".
Il Comune è uno dei soci, gli altri sono Provincia di Cosenza, Regione Calabria, comunità montana "Destra Crati – Sila Greca" e Università della Calabria. "Noi faremo la nostra parte – ha aggiunto la Capalbo – per cambiare registro, per aprire il palazzo che ospita la fondazione e per tornare al Padula, andando oltre la cultura dei Premi".
Per l'esponente dell'esecutivo municipale, "in questi quindici anni, ben poco è stato fatto rispetto a ciò che lo statuto assegna alla fondazione. Penso, solo per fare un esempio, alle ricerche sul mondo del lavoro, di cui non ci sono tracce. Così come è possibile scorgere nomi e cose ripetitivi nel corso degli anni". Il consiglio di amministrazione e il comitato scientifico "si sono riuniti raramente".
Per l'amministrazione comunale, "la fondazione deve essere un centro studi e di ricerche, non l'organizzatore di kermesse". Il Premio – ha ancora aggiunto Paola Capalbo –, dalla cui organizzazione l'amministrazione comunale ha saputo a cose fatte, è stato tra l'altro noioso, mentre simili manifestazioni dovrebbero far vibrare il cuore".
L'attacco dell'assessore alla Cultura provocherà certo delle reazioni, soprattutto quella del presidente della fondazione Padula, Giuseppe Cristofaro. Della gestione dell'ente si è parlato a più riprese negli ultimi mesi, prima in campagna elettorale, poi nei primi consigli comunali della nuova legislatura, soprattutto in occasione della incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di presidente della fondazione contestata a Giuseppe Cristofaro.
Da "Il Quotidiano della Calabria" del 12-11-2013.
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