Acri. Una seduta fiume, durata poco meno di dodici ore, per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 da parte del consiglio comunale. Via libera solo dalla maggioranza mentre Udc e Pd hanno votato contro. Sull’argomento ha relazionato il sindaco Tenuta, che ha anche la delega al bilancio, che in cinquanta pagine ha confermato quanto già detto nella conferenza stampa di martedì scorso. E’ una manovra che vale tre milioni di entrate, caratterizzata da aumenti, vendita di immobili, riduzione delle spese e degli sprechi e soppressione di alcuni servizi definiti non essenziali. Sono state ritoccate, al rialzo, le aliquote per tares, servizio idrico ed Imu per la seconda casa che balza al 10,6 per mille. Inoltre, alcuni servizi, come mensa e trasporto scolastico, sono ad alto rischio soppressione. Il tutto, dice il primo cittadino, per evitare il dissesto finanziario. Tra i punti più importanti le entrate tributarie di circa 10milioni, quelli da altri enti di 5milioni, quelle provenienti dall’Imu di un milione e seicento, dalla tares di tre milioni dall’aumento di un punto dell’Irpef di 120mila. “Tale manovra – dice il sindaco - si muove in direzione delle misure correttive sollecitate da più tempo dalla Corte dei Conti e mai intraprese e si vuole, quindi, dare l’avvio ad un processo di riequilibrio e risanamento. Si tratta di una scommessa e speriamo di vincerla per il superamento delle criticità. I venti milioni di debito – dice Tenuta – sono una somma che lascia poche speranze ma noi abbiamo fatto il nostro dovere.” Poi lancia un appello: “è il momento della collaborazione, speriamo che in questa fase saremo tutti uniti.”
Per l’ex sindaco Maiorano, “il sindaco continua a confondere i cittadini con numeri e azioni poco chiare. Sarebbe ora di mettere allo stesso tavolo i sindaci degli ultimi dieci anni per verificare se anche quello attuale ha delle responsabilità quando guidò il comune dal 2000 al 2005. Mi risulta, infatti, che una parte del debito proviene da alcune sue scelte fatte nel campo degli incarichi legali, della pubblica illuminazione dei trasporti scolastici.” Nel frattempo in Comune non è ancora arrivato il parere della Corte in merito al piano di risanamento proposto dieci giorni fa. In caso esso sia negativo il consiglio comunale dovrà, con apposita seduta, dichiarare il dissesto finanziario entro il 20 dicembre previo scioglimento dell’assise da parte del Prefetto. A margine della relazione del sindaco Tenuta si è aperta una lunga discussione e si è visto un film già visto e che rivedremo.
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