C’era anche un pezzo di Acri al recente sciopero dei lavoratori edili a Roma. Sul palco e negli interventi ha trovato posto anche un minatore acrese, impegnato da anni nei lavori della realizzazione della Tav.
Franco Angelo Gencarelli, per tutti Angelo, è intervenuto come responsabile sicurezza e delegato sindacale della Feneal Uil, la Federazione Nazionale Lavoratori Edili Affini e del Legno, che rappresenta e tutela i lavoratori italiani dei settori dell’edilizia, del legno, boschivo, del cemento e suoi affini, dei laterizi, dei materiali lapidei e tutti i settori affini e simili.
Dai microfoni di Piazza del Popolo, Gencarelli ha innanzitutto chiesto maggiore vigilanza per la sicurezza dei lavoratori sui cantieri e che questo tipo di impiego venga definito usurante, con tutte le implicazioni che questo comporta.
Quindi, rivolgendosi al Governo, ha sottolineato la necessità di sbloccare tutte le opere ferme, e tra queste ha citato anche la SS106 Jonica.
Angelo Gencarelli è impegnato sui cantieri del cosiddetto III Valico, Genova – Milano, della Tav, e fa il lancista, deve cioè mettere in sicurezza il fronte dello scavo della galleria. La sua famiglia è rimasta ad Acri e lui rientra in Calabria ogni venti giorni circa.
Sul fronte sindacale, è in predicato di entrare a far parte del direttivo regionale della Feneal Uil.