Questione di ore, e di protocolli, e Acri dovrebbe passare in Zona Rossa. Dal 7 marzo sono stati riscontrati 84 positivi al tampone molecolare, 74 ai test rapidi, 4 ricoveri e un morto, per quanto riguarda Acri.
Con percentuale di positività al 19 marzo sui test rapidi antigienici al 16,6% e sui molecolari comunicati in data 19 percentuale al 29,41%. Sui molecolari ieri percentuale positivi addirittura al 49,5% mentre si è in attesa del risultato di altri 52 tamponi molecolari. . Ad oggi 83 sono i casi attivi, lo 0,43% della popolazione residente. In zona rossa sono vietati tutti gli spostamenti, salvo che nei casi di lavoro, salute o necessità. E’ necessaria l'autocertificazione. Si può uscire per andare nei negozi aperti, che sono solo quelli che svolgono un servizio essenziale (come supermercati e farmacie), ma anche per fare una passeggiata o per andare in un luogo di culto vicino casa. Anche le seconde case sono raggiungibili solo se ci sono motivi di urgenza. Le visite a casa di amici e parenti sono vietate.
In zona rossa i negozi devono restare chiusi. Gli unici che possono aprire sono quelli che vendono beni di prima necessità e che rientrano nella lista delle attività essenziali, da cui sono stati depennati barbieri, estetisti e parrucchieri. L'attività motoria e le passeggiate possono essere effettuate, ma solo vicino alla propria abitazione e dalle 5 alle 22. Non è possibile allontanarsi, però, da casa per svolgere attività fisica.
Differente è il discorso se si tratta di spostamenti comunque consentiti, come andare al lavoro o accompagnare una persona non autosufficiente (quelli che rientrano nelle comprovate esigenze). Restano chiuse piscine e palestre, ma anche i centri sportivi. Aperti i parchi. I bar e i ristoranti devono rimanere chiusi ma possono lavorare con servizio d'asporto e consegne a domicilio.
L'asporto è possibile per bar e pub fino alle 18 e per i ristoranti fino alle 22, mentre le consegne a domicilio non hanno limiti di orario e possono essere effettuate dagli esercizi commerciali in qualsiasi momento della giornata.
In zona rossa chiudono tutte le scuole di ogni ordine e grado. I numeri, evidentemente, sono impietosi ed hanno imposto agli organi competenti (sindaco, Asp e regione), di prendere tali provvedimenti che nei giorni scorsi hanno coinvolto anche Casali del Manco, Bisignano, Cariati e Lago. Di certo, sulla decisione, hanno pesato i comportamenti di alcuni cittadini, soprattutto alcuni sabati fa, e di taluni commercianti.
Il non rispetto delle regole e l’irresponsabilità hanno provocato tale situazione che penalizzerà fortemente la già fragile economia locale. Ci risulta che alcuni locali restano ugualmente aperti anche dopo le 18 per la consumazione all’interno e che non mancano assembramenti in abitazioni private di parenti ed amici.
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