Acri. Il sindaco Tenuta è ottimista: "la città eviterà il dissesto finanziario ed il prossimo sarà l'anno della svolta." L'anticipazione della cassa depositi e prestiti, pari a quindici milioni e mezzo (da restituire in trenta anni) ha permesso di pagare i debiti fuori bilancio accumulati fino al trentuno dicembre 2013 e rimborsare l'anticipazione alla tesoreria. Tuttavia la situazione resta critica anche perché le aliquote di alcuni tributi (tasi ed imu) restano ancora alte. L'ultima seduta del consiglio comunale doveva approvare la rimodulazione del piano di rientro proprio in virtù dell'accreditamento dei fondi da parte della cassa depositi e prestiti. L'atto è stato approvato dalla sola maggioranza mentre l'opposizione ha abbandonato l'aula ad inizio dei lavori. Udc e Pd contestano all'esecutivo Tenuta lo scarso coinvolgimento nelle scelte ed i continui ritardi nella consegna dei documenti. Ma Tenuta ed i suoi devono incassare anche le bacchettate del collegio dei revisori dei conti. Nel parere sulle modiche apportate al piano di riequilibrio, infatti, i tre professionisti sollevano alcuni dubbi; "ancora una volta questa amministrazione, non tenendo conto di un minimo di rispetto dei tempi di consegna per lo studio della documentazione, ci trasmette gli atti solo il giorno prima del consiglio e senza una relazione di sintesi in cui si motivano i contenuti delle modifiche." Quindi i consigli; "si invita l'ente ad assicurare con i proventi delle tariffe la copertura dei costi delle gestione del servizio rifiuti nonché dei servizi a domanda individuale, effettuare una rigorosa revisione della spesa con l'indicazione di obiettivi specifici di riduzione della stessa, verificare tutti i residui attivi e passivi ancora presenti nel bilancio, ridurre il costo del personale per effetto dei pensionamenti." I revisori, infine, sulla questione relativa alla vendita di immobili e terreni demaniali, fanno notare che "non fanno parte della rimodulazione e che il piano di dismissione necessita di chiarimenti." Insomma, rilievi di non poco conto, e non è la prima volta che il collegio, soprattutto Laura Rosa, sottolinea incongruenze ma anche in questo caso il collegio esprime parere positivo.