Acri. L'amministrazione comunale, assessorato alla cultura, dopo pochi giorni dall'insediamento aveva messo in forte dubbio le gestioni del museo Maca e della Fondazione Padula, presieduta da Giuseppe Cristofaro. In più di un'occasione l'assessore Capalbo aveva affermato che era opportuno una rivisitazione dei due enti "a gestione troppo privatistica e dai contenuti discutibili." Ciò, naturalmente, aveva creato un dibattito con favorevoli (pochi) e contrari (molti) unitamente ad un vespaio di polemiche. Chi, però, si aspettava decisioni da parte della giunta guidata da Nicola Tenuta, è rimasto deluso. A dieci mesi da quelle dichiarazioni, infatti, l'amministrazione non ha ancora inteso mettere mano agli statuti dei due enti. Solo proclami, quindi, e qualche incontro con i diretti interessati, il maestro Silvio Vigliaturo, per il Maca ed il presidente Giuseppe Cristofaro, per la Fondazione Padula. L'esecutivo, quindi, non è stato consequenziale a quanto aveva affermato più volte e per questo anche qualche consigliere di maggioranza si è detto deluso. Le parole dell'assessore Capalbo, infatti, era state dure nei confronti dei due enti, così pesanti da attirarsi numerose critiche. Cosa mai avrà bloccato il processo di riformismo promesso dall'amministrazione? Sia il Maca che la Fondazione proseguono con le iniziative già programmate e i rispettivi consigli di amministrazione restano inalterati. Ma è l'intero settore della cultura che fa registrare preoccupanti ritardi. Le uniche iniziative organizzate dal Comune risalgono allo scorso mese di ottobre grazie ad un paio di incontri tra studenti e docenti Unical, solo per addetti ai lavori e per pochi intimi, poi solo appuntamenti promossi dalle varie associazioni. Nei giorni scorsi il consigliere comunale Udc, Vigliaturo, ha chiesto una convocazione urgente della commissione cultura proprio per sapere quali sono le intenzioni dell'amministrazione anche riguardo il Premio letterario Giuseppe Arena in programma in autunno ma per il quale ancora non è stato pubblicato il bando.