COSENZA – "Denunciare la grave situazione di illegalità e di continui furti che le aziende agricole stanno subendo frequentemente". E' questo lo scopo della conferenza stampa indetta da Confagricoltura Cosenza. Un incontro in cui si è discusso dei gravi furti di bestiame e di macchinari agricoli ai danni delle aziende della nostra provincia. Dalla fascia Ionica alla Tirrenica. Ma Confagricoltura vuole puntare l'attenzione su Acri. Sì, perché quello che sta succedendo nella cittadina acrese ha davvero preoccupato tutti. Spiega Fulvia Caligiuri, presidente Confagricoltura Cosenza : «Si è risvegliata una delinquenza che intimidisce. Si stanno registrando troppi furti e oltre al danno anche la beffa. I nostri associati, che hanno denunciato quanto accaduto negli ultimi mesi, subiscono anche intimidazioni. E non mancano le richieste di riscatto, però sempre rifiutate». Un clima davvero di paura e tensione ad Acri, per i numerosi imprenditori che hanno o potrebbero subire furti di bestiame o altro. «Quello che sta succedendo ad Acri ci ha fatto riflettere. A seguito di atti illegali abbiamo deciso anche di incontrare il prefetto. Quello che chiediamo è più collaborazione tra le istituzioni. Abbiamo avvertito lassismo e la cosa ci spaventa. Non possiamo lasciare soli gli agricoltori».
Un grido di aiuto il loro, per non abbandonare «la Calabria che lavora, quella onesta». Colpi di grosse cifre, che fanno pensare che dietro ci sia la criminalità organizzata. Episodi che si ripetono, ormai, con frequenza e che stanno avvilendo gli imprenditori della zona. «Il fatto di Acri è emblematico – commenta il direttore Parisio Camodeca – Denunciamo da anni episodi del genere, ma il veder preso di mira un territorio, in cui sino ad oggi ha regnato la tranquillità, davvero intimorisce». Da tempo gli imprenditori acresi vedono sparire animali e mezzi agricoli. Un problema che negli ultimi cinque mesi si è acuito, con numerosi casi registrati. «Non sappiamo con certezza quanti siano – chiarisce Caligiuri – Ma tra i nostri associati molti hanno chiesto il nostro aiuto». Di sicure ad Acri c'è l'azienda Romano, Biosila, quella degli Arena e, per ultimo, quella Gencarelli, a cui una settimana fa sono stati portati via circa quarantacinque suini. Mentre un solo episodio a Luzzi: al mattatoio Panza è stato rubato un camion per trasporto animali carico di bestiame.
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