NEL FRATTEMPO IL CONSIGLIO COMUNALE E' PARALIZZATO
Acri. Il consiglio comunale, o meglio la sola maggioranza, dunque, ha votato a favore dell'incompatibilità dei tre consiglieri di minoranza, Cristofaro (Pd), Arena e Molinari (Udc) che da ieri non fanno più parte dell'assise. I dieci membri che sostengono Tenuta, applicando il decreto legislativo n°39 dell'aprile scorso, che impone a chi ha incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni o enti di non poter ricoprire contemporaneamente ruoli politici nelle istituzioni, hanno, di fatto, epurato i tre consiglieri non senza polemiche e imbarazzo. Ma la vicenda non finisce qui. I tre consiglieri, infatti, hanno ora dieci giorni di tempo per rimuovere le loro incompatibilità e se esse saranno ritenute valide allora i tre esponenti resteranno al loro posto altrimenti entrerebbero in assise i primi dei non eletti delle rispettive liste. Ma l'assise dell'altro ieri, oltre a provocare una serie di reazioni, ha incracrinito i già pessimi rapporti tra maggioranza ed opposizione. Durante la riunione, infatti, non sono mancati momenti di tensione ed invettive. Sembrava di assistere più ad uno scontro personale caratterizzato da rabbia e vecchi rancori piuttosto che ad un consiglio comunale quale organo istituzionale più importante di una comunità. E mentre l'opposizione cercava di far ritornare la maggioranza sui propri passi, quest'ultima ha ritenuto opportuno proseguire nel suo intento tra contraddizioni e proposte schok come quella di Roselli che ha invocato il test anti droga per tutti i consiglieri suscitando l'ira dell'opposizione che dai banchi ha urlato "vergogna."
Quella dell'incompatibilità è una vicenda senza precedenti per il comune di Acri e che sta paralizzando l'attività del civico consesso che è ancora privo di un presidente. C'è di più. Non sono ancora stati costituiti i gruppi consiliari e le commissioni ed, infine, il sindaco Tenuta non ha ancora illustrato le linee programmatiche né ha presentato la giunta. E tutto ciò non è accolto positivamente dalla cittadinanza che attende di sapere le misure dell'attuale amministrazione per risolvere gravi problemi come il corposo debito, il precariato, i rifiuti ed il piano di sviluppo urbano.