“Il Beato Angelo sarà un presidio di area disagiata e per questo motivo avrà tutte le caratteristiche di un ospedale generale.” Continuano a giungere voci positive sul futuro del nosocomio a pochi giorni dalla pubblicazione del nuovo decreto da parte del Commissario regionale alla sanità, Massimo Scura.
Questa volta a parlare è Gianfranco Filippelli, Commissario provinciale dell’azienda provinciale. Mercoledì scorso Filippelli ha partecipato ad una iniziativa sulle donne e nel corso del suo intervento ha parlato anche del Beato Angelo; “quanto stabilito nei vari incontri con gli amministratori sarà rispettato”, ha detto Filippelli che nei mesi scorsi aveva visitato i reparti e tutte le strutture del nosocomio oltre ad incontrare il sindaco, la giunta ed i consiglieri comunali.
In quella occasione il Commissario provinciale aveva espresso giudizi positivi sulla struttura, apprezzando in modo particolare le due sale operatorie.
“Sarà una struttura in grado di dare le giuste risposte ad un vasto e difficile comprensorio e non è escluso che il Beato Angelo possa ospitare anche ambulatori di dermatologia e reumatologia, di certo avrà la risonanza magnetica di tipo aperta.” Parole che lasciano ben sperare, quindi, quelle di Filippelli che già all’epoca della sua visita aveva proposto e promesso un pronto soccorso efficiente, reparti di medicina e chirurgia, il percorso nascita, la non soppressione del laboratorio di analisi. Ora la comunità aspetta con ansia che le promesse si tramutino in fatti concreti.
Nel frattempo sia la Libera Associazione Acrese che l’Udc sono scettici. I centristi si chiedono, tra l’altro, se, con il nuovo decreto, il Beato Angelo avrà o meno i primari, se dipenderà o meno dall’Annunziata di Cosenza e se sarà un ospedale generale così come promesso dal presidente della Regione, Oliverio. Occorre attendere ancora qualche giorno e poi si sapranno finalmente le sorti definitive dell’ospedale.