Acri. Da una parte il Comune che si defila riguardo l'annullamento di alcuni spettacoli, dall'altra l'organizzazione che non ha rispettato gli impegni. In mezzo cittadini basiti e con tanti interrogativi. Il risultato è che alla fine un bel po' di eventi, inseriti all'interno dell'"estate acrese", ampiamente pubblicizzati anche sul sito del Comune, sono stati soppressi senza un perché e senza pre avviso. L'amministrazione comunale accusa di scarsa serietà chi si è aggiudicata la gara di appalto per redigere la rassegna, la società preferisce, invece, non aprire bocca e farlo solo nei prossimi giorni. Chi parla, anzi chi scrive, sono i tanti cittadini, ma anche turisti ed appassionati, che hanno vissuto sulla loro pelle quella che è stata definita una vicenda grottesca e senza precedenti. In molti, infatti, si sono recati nelle location in cui era previsto lo spettacolo ma sono stati costretti a fare marcia indietro. È accaduto per il dibattito sulla criminologia, per la serata sul cinema, sul teatro e sul cabaret. Tutti gratuiti, tutti annullati.
La comunità, tra cui anche commercianti, si scatena sul web e intasa di riflessioni i portali locali e i gruppi di social network. Commenti poco benevoli nei confronti di amministratori e promoter su quello che è un vero e proprio caso che, certamente, ha leso non poco l'immagine della città. Secondo alcuni il Comune avrebbe dovuto vigilare sin da subito sulla buona riuscita della manifestazione ed, invece, si è fidata di persone poco serie. Altri chiedono spiegazioni di quanto accaduto a chi avrebbe dovuto garantire la messa in scena degli appuntamenti. Altri ancora definiscono increscioso l'episodio che non ha precedenti nella storia di Acri.
Più di uno chiede addirittura le dimissioni dell'assessore allo spettacolo e parla di una estate da dimenticare per i troppi disguidi. A molti non è piaciuta la motivazione del Comune che vuole tirarsi fuori dalla querelle ma, invece, lo ritiene corresponsabile di quanto accaduto. Altri ancora accusano l'amministrazione comunale di improvvisazione ed approssimazione, di aver lasciato a bocca asciutta residenti e turisti e di aver creato non pochi danni ai commercianti. Infine c'è chi si rammarica perché la città, un tempo famosa per eventi di una certa importanza e molto partecipati, ha offerto uno spaccato di sé poco credibile, soprattutto nei confronti di chi aveva scelto di trascorrere una serata ai piedi della Sila. Insomma, un dibattito molto animato e ricco di spunti di riflessione che sicuramente avrà un seguito.
Si attendono ora le prese di posizione della politica, in primis delle forze di opposizione, Pd e Udc, presenti in consiglio comunale mentre qualche amministratore continua a fare ironia e satira poco opportuna, fuori luogo e inutile. A questi amministratori che, evidentemente, vivono in un mondo tutto loro fatto di allegria, benessere e spensieratezza, (beati loro) diciamo che gli acresi hanno poca voglia di ridere. Lo dimostrano le tante rimostranze ed invettive lanciate verso l'amministrazione sui vari social network. La città è in ginocchio, dopo un anno tante ancora sono le criticità presenti e l'estate 2014 sarà ricordata per le poche presenze e per la scarsa qualità dei pochi eventi. Una città in declino, quindi, e qualche amministratore, non curante della realtà e dei problemi, lontano dalla gente, invece di chiedere scusa dimostra di essere irresponsabile, arrogante e presuntuoso e pensa a far sorridere (poco) piuttosto che a risolvere le questioni (tante).
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