Acri. Un’accoglienza da vera star. L’hanno riservata i cittadini a Fabio Curto, acrese doc, cantante, compositore e strumentista ma soprattutto vincitore dell’ultima edizione del talk show “The voice of Italy”, andato in onda su Raidue. Curto ha vinto, anzi ha stravinto con l’80% dei consensi grazie al televoto. Una vittoria annunciata ma meritata, un’affermazione che Acri ha voluto ricambiare con un vero e proprio Curto day, riservato al 25enne, trapiantato a Bologna per motivi di studio. Un’intera giornata dedicata al giovane cantante ed organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con radio Akr.
Tutt’altro che scostante e seccato, il Fabione si è concesso a giovani e meno giovani, bambini ed intere famiglie. La giornata di Curto nella sua Acri comincia alle 11. Il sole è alto e cocente ma piazza Matteotti è piena. Tutti alla ricerca di una foto ricordo e di un autografo dove capita anche sulle braccia. Poi la passeggiata in bicicletta verso l’area pedonale e la villa comunale, location individuata per un aperitivo con i suoi fan. Ma anche per lo scambio di battute e di pacche sulle spalle. E Fabio ringrazia e ricambia con sorrisi e strette di mano. “Avevo visto tutto questo calore solo in televisione e sul web – dice – ma dal vivo è tutta un’altra cosa, sono veramente commosso. E’ bello tornare a casa – dice un radioso Curto – e sentire l’accoglienza della mia gente che è quella tipica del meridione, sono contento di aver fatto gioire un’intera comunità e di far trascorrere una giornata di festa ai miei concittadini che hanno contribuito non poco alla mia vittoria.” Ognuno spera in un ricordo e le cartoline autografate vanno a ruba. Si prosegue fino alle 13, con aneddoti e retroscena raccontati da un tipico calabrese, orgoglioso delle sue origini e sempre contento di riabbracciare la sua terra natia. Più volte, durante la trasmissione, ha citato la sua città di origine, le sue bellezze e la sua ospitalità al punto tale da convincere Roby e Francesco Facchinetti a farsi un giro e tenere un concerto. L’appuntamento è in piazza Purgatorio alle 21 ma già nelle prime ore del pomeriggio l’attesa è spasmodica.
Prima di salire sul palco per la prima tappa del tour 2015, Fabio Curto, Roby e Francesco Facchinetti hanno incontrato i giornalisti nel cinema San Domenico preso d’assalto da fan già dalle prime ore del pomeriggio. Accanto a loro anche l’assessore allo spettacolo, Coschignano; “si tratta di una grande festa in onore di un nostro concittadino che si è fatto valere a livello nazionale ed in un campo difficile quale quello della musica. Siamo contenti che proprio da qui, dalla sua città, parte il loro tour e Curto deve rappresentare uno stimolo per altri giovani.” Mancano poche ore al concertone in piazza Purgatorio poco distante dal cinema e già mezza piena. Curto è basito; “non mi aspettavo così tanta gente, grazie a tutti.” Poi Roby Facchinetti, voce solista dei Pooh in gran spolvero; “Fabio deve essere un esempio per tutti, un ragazzo bravo e tenace, un valore aggiunto per questa terra bella, accogliente e generosa, aiuteremo Fabio a raggiungere altri importanti traguardi perché se li merita.” Il leader dei Pooh ritorna al programma e dice; “non mi vergogno di essermi commosso quando Fabio ha cantato Emozioni di Battisti, in quel momento abbiamo capito che ce la potevamo fare.” Poi aggiunge un retroscena; “all’inizio Fabio stava per essere ammesso alla formazione di Piero Pelù ma fortunatamente siamo riusciti a prevalere e credo che abbiamo inciso molto sulla sua vittoria finale.” Ed ancora; “ho visto le immagini sul web e mi rendo conto che qui sono accadute cose strepitose per sostenere Fabione.” C’è anche tempo per una riflessione sui Pooh; “il prossimo anno festeggeremo i cinquanta anni della nostra attività e posso assicurarvi che accadranno cose eccezionali.”
Il figlio Francesco scherza e dice; “mi risulta che avete esultato più di quanto avete fatto quando l’Italia ha vinto i mondiali del 2006.” Quindi il concerto durato oltre due ore, tra emozioni, risate, brividi. Un momento particolare e bello si è vissuto quando sul palco è saluto anche il papà di Fabio, Elio, ed entrambi hanno cantato “Fortuna”. Senza dimenticare le performance del sempre verde Roby Facchinetti, leader dei Pooh che ha ammaliato con “Pensiero”, “Uomini soli” e “Noi due nel mondo e nell’anima.” Alla fine l’amministrazione comunale, nelle persone del sindaco Tenuta, dell’assessore Coschignano e del presidente del consiglio, Fabbricatore hanno donato ai tre artisti targhe ricordo mentre i diecimila sono tornati a casa soddisfatti e consapevoli di aver assistito ad un grande spettacolo.
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