“L’amministrazione comunale, per conto del sindaco Nicola Tenuta, si era già attivata nello scorso mese di luglio affinchè la cerimonia di beatificazione di Francesco Maria Greco, si svolgesse ad Acri.” E’ quanto si legge in una nota del Comune riguardo alcuni quesiti posti dalla Libera Associazione Acrese in vista della beatificazione del prelato.
“Ci dispiace che un evento così importante e ricco di significato, si legge ancora, possa essere motivo di inopportune polemiche ma soprattutto dispiace che non si raccontano come sono andati realmente i fatti forse perché, probabilmente, sconosciuti a chi ha sollevato la questione. Nello scorso mese di luglio, e precisamente il diciassette, il sindaco Tenuta inviava una lettera (in allegato) all’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Francesco Nolè in cui chiedeva una particolare attenzione per la città di Acri in occasione della beatificazione di mons. Greco. Il sindaco, in sostanza, chiedeva che il momento di festa, previsto per la prossima primavera, si svolgesse proprio nella cittadina silana dove il prelato ha portato avanti la sua grande opera di fede e di beneficienza anche al fine di coinvolgere i centri limitrofi. Nella stessa missiva, prosegue la nota del Comune, il sindaco Tenuta si rendeva disponibile ad ogni richiesta da parte della Diocesi e dell’Ordine delle Suore Piccole Operaie per definire tempi e modalità per una migliore riuscita dell’evento pur apprendendo, dagli stessi organizzatori, che era stata individuata la città di Cosenza perché sede più ideale e funzionale in virtù dei numerosi partecipanti all’iniziativa provenienti da ogni angolo della Calabria. Il Comune, conclude la nota, ha fatto tutto quanto era nelle sue prerogative e competenze per una manifestazione che coinvolge, però, anche altri organi ed enti che il sindaco ha intenzione di incontrare nuovamente nei prossimi giorni per trovare una giusta soluzione.” L’apposita Commissione ha riconosciuto il miracolo di monsignor Francesco Maria Greco (Acri, 1857-1931) compiuto ad Altomonte su una donna di nome Nina Pancaro affetta da una grave patologia. Dopo l’intervento chirurgico la donna é entrata in coma, svegliatasi dopo pochi giorni, ha rivelato, a medici e familiari, di aver sognato un prete, presentatosi come Francesco Maria Greco, che gli garantiva una pronta guarigione. Così è stato. Chi ha assistito alla guarigione miracolosa, si è affrettato a reperire informazioni del prete riconosciuto dalla donna attraverso un santino.
“Non può che essere stato un miracolo”, dissero i medici “perché la situazione medica era disperata.” Monsignor Greco, è fondatore dell’istituto suore piccole operaie dei sacri cuori di via San Francesco, diventa sacerdote nel 1881 e nel 1887 diventa parroco della chiesa di San Nicola mentre l'anno successivo viene nominato arciprete. La sua azione è rivolta ai più bisognosi ed indigenti, istituisce scuole di catechesi, associazioni, un oratorio e, con la collaborazione di suor Maria Teresa De Vincenti, fonda l’istituto di suore piccole operaie dei sacri cuori.
Ma la sua opera più importante ed incisiva sul territorio è la fondazione dell’ospedale Caritas che ospita anziani, poveri soli e abbandonati, bambini orfani. Muore ad Acri nel 1931 ed i suoi resti riposano nella chiesa di San Francesco di Paola, accanto all’istituto che oggi è diffuso non solo in Italia ma anche in tante altre nazioni quali India, Argentina, America, Albania. Oltre alla formazione spirituale, le suore portano avanti attività caritative di grande valore sociale e religioso, per migliorare le condizioni di vita della popolazione.
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