Stamane (26 dicembre 2015) ho ricevuto una di quelle telefonate che non vorresti mai ricevere: la signora Sammarro mi informava da Bologna della morte avvenuta qualche ora prima del marito Lorenzo, mio fraterno amico e maestro.
Conoscevo da sempre il Dottor Sammarro ma ho iniziato a frequentarlo assiduamente dal 1979, quando, giovane medico appena rientrato da Napoli, mi ritrovai a lavorare con lui nella Divisione di Medicina Generale dell’Ospedale di Acri.
Subito fui conquistato dalla sua profonda umanità e dalla notevole preparazione professionale che avevo modo di constatare giornalmente stando al suo fianco. Capii che da lui avrei avuto molto da imparare come uomo e come medico e da allora mi “appiccicai” letteralmente al dottor Sammarro che fu sempre generoso in insegnamenti e consigli tanto che per me era diventato un fratello maggiore al quale chiedere non solo pareri medici ma anche consigli di tipo personale.
In tanti anni ho avuto modo di apprezzare la sua generosità, la sua disponibilità all’ascolto dato ai pazienti, specie a quelli più bisognosi,il suo profondo senso cristiano della vita che lo portava a considerare il nostro lavoro “una missione” , praticata sul campo e non enunciata a parole.
Negli ultimi anni la sua malattia , di cui parlava poco, a volte scherzandoci su, a volte considerandola una compagna di viaggio accettata cristianamente, senza mai disperarsi e sempre con la grande e viva vena di ironia che lo rendevano unico nel panorama dei miei amici.
Ho voluto scrivere questa personale testimonianza su una persona che come uomo e come medico è stato esempio per me e molti amici di serietà e coerenza e farlo conoscere a chi non ha avuto la fortuna di frequentarlo.
P.S: la salma giungerà ad Acri MARTEDI 29 dicembre 2015 ; la camera ardente sarà allestita nella Sala del Consiglio Comunale di Palazzo Falcone-Sanseverino e aperta dalle ore 9,00 alle ore 15,00 quando avranno inizio i funerali presso la Basilica del Beato Angelo.