Si è discusso soprattutto di conti ( da mettere in ordine) nella seduta del consiglio comunale di martedì scorso.
Innanzitutto le controdeduzioni alla delibera della Corte dei Conti n. 24/2013. L'organo di controllo muove al Comune di Acri una serie di rilievi sui conti del bilancio dello scorso anno.
Il sindaco Nicola Tenuta, che è anche assessore al Bilancio, ha spiegato che, senza le adeguate contromisure, questo atto della Corte dei Cinti potrebbe addirittura preludere al dissesto finanziario.
Che i conti del Comune fossero in rosso era stato lo stesso Tenuta, in occasione della presentazione delle linee programmatiche, a dirlo. Ora lo certifica anche la Corte dei Conti.
Le cifre non inducono certo a ottimismo, con una ente sempre più in evidente difficoltà. Sarà dura non mettere mano alle tasse per garantire i servizi.
Sulla delibera in consiglio si è innescato un dibattito che non poteva non tener conto delle prospettive politiche di chi l'ha animato, ma con il comune denominatore di una preoccupazione che non lascia dormire sonni tranquilli.
Alla fine una delibera con cui si replica ai rilievi della Corte dei Conti l'ha approvata anche il consiglio comunale, con i voti della maggioranza e l'astensione delle opposizioni.
Nell'ordine del giorno c'era anche la Tares (Tassa Rifiuti E Servizi). In questo caso l'opposizione ha chiesto che venisse stralciata una parte della delibera approntata dalla maggioranza e infine l'ha votata.
Non saranno più tre le rate, ma quattro, e andranno ridefinite anche la date delle scadenze. Quella di fine settembre salta.
A inizio seduta sono state costituite le commissioni consiliari, che saranno sei. Pino Capalbo e Luigi Maiorano, a nome dell'opposizione, hanno chiesto che almeno due presidenze vengano riconosciute alla minoranza.
Nelle ultime legislature sono sempre state appannaggio della coalizione che sosteneva il governo cittadino, quindi la richiesta va nella direzione di una inversione di rotta. I due consiglieri l'hanno motivata sulla base dei propositi in tal senso manifestati in campagna elettorale dal sindaco Nicola Tenuta.
I presidenti saranno votati dalla rispettive commissioni, ma l'impressione è che nulla cambi rispetto al recente passato.
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