Quella che sembra essere un'autentica maledizione su Acri continua a far sentire i suoi effetti.
Ieri è stato registrato il terzo decesso in tre giorni. La vittima in questo caso è Giovanni Curto, di 65 anni.
La sua vita si è fermata su una strada in contrada Crista, a oltre venti chilometri dal centro abitato di Acri. Una amena zona di montagna, situata a circa mille metri di altitudine, non distante dal confine con il Comune di Corigliano.
Poco chiara è la dinamica dell'incidente in cui Giovanni Curto ha perso la vita, intorno alle ore 18:30.
Il suo corpo è stato trovato esanime a una distanza di circa sessanta metri dalla sua auto, in una zona poco frequentata, dopo che aveva strisciato un muro per diverse decine di metri.
Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale di Acri, agli ordini del comandante Maria Teresa Manes.
Non è chiaro se l'uomo sia stato vittima di un malore, se abbia perso il controllo del veicolo e sia stato sbalzato fuori oppure se possa essere stato investito da un altro veicolo sopraggiunto nel frattempo. Insomma, sono tutte ipotesi sul campo al vaglio degli inquirenti.
Certo è che la scena ieri agli inquirenti appariva quantomeno enigmatica, anche perché si prestava a più interpretazioni.
In ogni caso, dagli elementi raccolti sul campo, nei prossimi giorni sarà possibile avere qualche dettaglio in più. Dopo quelle di Giuseppe Reale e Nicola Conforti, sul territorio acrese la cronaca registra, in questi ultimi tre giorni infernali, altrettante morti.