Singolare protesta delle candele da parte dei commercianti acresi quando hanno deciso di adeguarsi alla condizione delle strade pubbliche che risultano poco o per nulla illuminate.

Sabato 20 febbraio alle ore 19.00 una buona maggioranza ha spento le luci e le insegne dei punti vendita per 5 minuti e sono usciti fuori dai loro locali con una candela in mano in modo da conformarsi a quella che è la situazione che sono costretti a subire.

La condizione degli impianti della pubblica illuminazione è andata dal 2013 in poi sempre più deteriorandosi fino ad arrivare a continui black-out di intere aree del centro abitato con tutte le conseguenze che ne derivano: strade pericolose, pedoni in pericolo. Proprio l’incidente della scorsa settimana, dove una signora anziana è stata investita da un’auto a causa della scarsa visibilità dovuta al black-out in via Don Francesco Maria Greco, ha scatenato l’ondata di sdegno verso l’Amministrazione comunale non curante delle primarie necessità. Da qui la protesta delle candele da parte dei commercianti.

Anche nel centro storico la situazione è alquanto imbarazzante, l’illuminazione è quasi nulla, (come possiamo vedere dalle immagini) Via Vincenzo Padula è praticamente al buio andando verso Piazza Marconi.
Anche qualche cittadino da casa ha voluto partecipare alla protesta delle candele apponendole sul davanzale della propria finestra spezzando il buio della strada…

Piazza V. Sprovieri come Via Luigi Einaudi, Via Roma, Via Ippocrate, Via Aldo Moro e tante altre vie hanno aderito alla protesta. Tutti con le candele in mano!

Un sentimento univoco ha coinvolto commercianti e cittadini nel manifestare in modo così plateale la disapprovazione per la mancata azione amministrativa al disservizio dell’illuminazione pubblica. Allora dai Social è partita l’azione popolare alle ore 19:00, coordinati via whatsapp i preparativi, tutti insieme, black-out degli esercizi commerciali.

Percorrendo via Don Francesco Maria Greco si vede la strada in condizione normale di luminosità ora vediamo la differenza al buio come tutto si trasforma… Solo le luci delle auto e l’illuminazione delle vetrine dei negozi rompono il buio pesto a cui ogni sera gli acresi sono costretti a vivere. Si può facilmente intuire perché un pedone sia stato investito in questa strada che già ha di per sé registrato altri tre incidenti per investimento di persone.

Il Sindaco si è fatto partecipe del problema e ha richiamato i responsabili dei servizi chiedendo lumi e risoluzione in tempi celeri. Ma l’impianto è stato costruito trenta anni fa e nel corso del tempo ha subito delle estensioni che, però, non hanno tenuto conto dei carichi da ripartire nei vari tratti, delle sezioni, delle condizioni dei conduttori e dei percorsi effettuati sia sotto traccia che nelle linee aeree. Per cui l’Amministrazione ci tiene a far sapere che l’interruzione di energia elettrica, quindi, non è dovuta ad una scelta del Comune, ma ad una serie di guasti, al momento, non facilmente individuabili.” Una squadra di operai è intervenuta prontamente per ripristinare il servizio ma l’operazione, ancora non sembra essere stata del tutto risolutiva.
Dal Gazebo della villa comunale alla zona Merolini e Cappuccini i disservizi si sono ripetuti.

L’opposizione attacca il Sindaco che piuttosto di risolvere questi problemi ha preferito adoperarsi per la creazione di nuovi punti luce con un finanziamento di 80 mila euro in altre zone più periferiche come via Nicolò Copernico dove sarebbe in costruzione la sua nuova casa.
Quindi ipotizza fini prettamente personali e non della comunità costretta a convivere con continui guasti e disagi ogni qual volta arriva la sera.
La Giunta comunale smentisce: nessun componente è residente in tale via, mentre secondo i Consiglieri Viteritti e Cavallotti a tutti è noto che là è presente la costruenda villa del Sindaco pertanto richiedono l’annullamento della Delibera in oggetto.

Augurandoci che non sia così, aspettiamo fiduciosi che venga ripristinata al meglio possibile l’illuminazione pubblica che, ricordiamo, i cittadini pagano attraverso le tasse e che dunque meritano di avere corrisposta onde evitare accadimenti più gravi.