Acri. Sui ritardi dell'avvio dei lavori di ristrutturazione del liceo classico, interviene la Provincia ed in particolare il dirigente del settore edilizia scolastica. I lavori sono stati aggiudicati nello scorso mese di novembre ma da allora non è accaduto nulla. Nel frattempo i docenti sono preoccupati circa il futuro dello storico liceo che attualmente è ospitato presso la sede del liceo scientifico.
Scrive la Provincia; "questo ente, in ottemperanza alle normative vigenti in materia, sta predisponendo una serie di interventi che riguarderanno le strutture scolastiche di propria competenza. Per il liceo classico vi sono a disposizione 400mila euro, escluso il ribasso d'asta, per rendere più sicura e funzionale la struttura di via Campo Sportivo. Ci preme sottolineare – scrive la Provincia – che i lavori, già appaltati a novembre scorso, non possono cominciare visto che il comune non rilascia il permesso di costruire ed ignorando, inoltre, una nostra nota del 28 novembre scorso, non ha ancora provveduto a trovare una sede opportuna per la Croce Rossa che attualmente è sita al piano terra dell'edificio scolastico. Questo ente – conclude la nota – sta prevedendo la ristrutturazione dell'edificio ex Ipsia che dovrebbe ospitare le attività dell'istituto Geometri "Falcone" per il quale paghiamo un consistente fitto passivo difficilmente più sostenibile." Fin qui la nota della Provincia, quindi, proprietaria dell'immobile che ospitava alunni e docenti del liceo classico. Proprio quest'ultimi, nei giorni scorsi attraverso le colonne di Co hanno fatto espresso amarezza e indignazione per quanto sta accadendo e per i tanti disagi a cui sono costretti. I "classici", pur condividendo senza problemi una comune struttura nuova con il liceo scientifico, denunciano l'impossibilità di avere a disposizione ampie aule e una palestra ma anche il fatto che il ritardo dell'inizio dei lavori abbia potuto avere effetto negativo sulle ultime iscrizioni. La parola passa ora al comune.