Acri. Se si tratti o meno di un semplice disguido o, invece, di un atto voluto lo si saprà nei prossimi giorni. Nel frattempo l'Udc condanna severamente il fatto che a tutt'oggi l'amministrazione comunale non ha rilasciato l'autorizzazione per l'utilizzo di piazza Pugatorio per lo svolgimento della consueta festa di partito. "Dopo molti anni vi è il concreto rischio che l'annuale festa dell'Udc non avrà seguito – si legge in una nota. A distanza di quasi un mese, infatti, non abbiamo avuto riscontro alla nostra richiesta datata 10 luglio e nonostante i continui solleciti verbali e scritti l'amministrazione non si è degnata di dare una risposta creandoci, quindi, palesi disagi. Si tratta di un comportamento strano e poco corretto nei nostri confronti visto che altre richieste effettuate successivamente alla nostra hanno ottenuto ugualmente le relative autorizzazioni attraverso una determina datata 29 luglio.
Nella stessa, tra l'altro, viene autorizzato uno spettacolo musicale all'interno dell'anfiteatro mentre lo stesso è stato ampiamente pubblicizzato, attraverso manifesti e vendita dei biglietti, già nei giorni scorsi, quindi prima ancora che il promotore ricevesse l'autorizzazione per l'uso della struttura. Ma c'è di più – scrive ancora l'Udc, il 30 luglio, quindi, il giorno dopo la determina dell'estate acrese 2013, sia l'assessore allo spettacolo che il responsabile del settore non erano al corrente riguardo richieste per l'evento in programma il 16 agosto all'anfiteatro sebbene lo stesso fosse già stato pubblicizzato e per il quale era già iniziata la vendita dei biglietti dalla metà di luglio. Ma la cosa grave, però, conclude la nota dell'Udc, è che dalla stessa determina si evince un rimborso spese, per l'organizzazione di alcuni eventi, nei confronti di uno stretto familiare di un consigliere di maggioranza, quella stessa maggioranza che sta tanto decantando legalità, trasparenza e conflitti di interesse."