Sono le 16,30 quando la città silana registra quello che può essere definito un vero e proprio tsunami politico. Nicola Tenuta, 55 anni, commercialista, è il nuovo sindaco della città. A capo di quattro liste e senza alcun apparato politico ed organizzativo alle spalle, privo di ogni ruolo istituzionale, è riuscito a sconfiggere Giuseppe Cristofaro, candidato del centro sinistra (Pd, Sel e Psi) e dopo che al primo turno era riuscito ad arrivare prima anche di Luigi Maiorano, candidato del centro destra (Udc-Pdl)
Tenuta ha prevalso con il 56%, ottenendo 6mila e novecentocinquanta voti, contro il 44% di Cristofaro che ha raccolto 5.563 consensi. Rispetto al primo turno, quindi, Cristofaro ha incrementato di appena duecento sessantatre voti mentre il neo sindaco di circa duemila.
Questo è il primo dato interessante e che sarà oggetto di discussione. Tenuta, infatti, ha distaccato il suo avversario di ben dodici punti di percentuale, ovvero prendendo mille e quattrocento voti in più. I numeri parlano chiaro; anche l'elettorato di centro destra (oltre tremila voti raccolti da Maiorano al primo turno) ha scelto Tenuta, forse non a torto visto che lo stesso in passato è stato sindaco a capo di Udc, Fi e An ed alle Politiche è stato candidato nelle fila di Grande Sud.
Ciò non toglie, comunque, che Tenuta ha sovvertito ogni pronostico ed ha lavorato per conquistare la poltrona di sindaco da molti mesi in modo certosino, silenzioso e puntuale. Sebbene non potesse contare su liste fortissime (hanno ottenuto circa duemila voti) Tenuta è riuscito a penetrare tra gli elettori con estrema facilità sia al primo che al secondo turno. Una macchina da guerra, insomma, forte di un passato che lo aveva visto sindaco già dal 2000 al 2005 lasciando un ottimo ricordo.
Non sono mancati, naturalmente, i momenti di festa con spumante, bandiere, slogan e cori. Emozionato e teso, a caldo ha detto "che lavorerò per il bene di tutti per riprendere il cammino interrotto nel 2005, cercando un dialogo anche con gli esponenti locali sovra comunali al fine di far decollare questa città. ero fiducioso sull'esito finale dopo che ho visto come erano andate le cose al primo turno, ringrazio i settemila elettori ma soprattutto i sessanta quattro candidati."
Poi una riflessione sullo sconfitto; "Cristofaro è una persona per bene, mi ha telefonato per congratularsi, a lui ed alla restante parte dell'opposizione rivolgo un invito alla collaborazione."
Per Cristofaro, invece, "la sconfitta è cocente e lascia pochi dubbi, occorre verificare cosa sia successo anche se in questi casi quando si perde la colpa è solo del candidato. La coalizione è fatta da giovani qualificati su cui puntare per il futuro."
In base ai risultati, la commissione elettorale provinciale ha diramato la ripartizione dei seggi in seno al consiglio comunale. Si tratta di dati ufficiosi in attesa dell'insediamento del sindaco e dei sedici consiglieri comunali che avverà nei prossimi giorni.
La maggioranza è così composta; tre seggi a Insieme con Tenuta (Luigi Cavallotti, Giorgio Basile e Natale Viteritti), tre a In movimento con Tenuta (Maria Bifano, Giulio Romagnino e Luca Roselli), tre a Liberi con Tenuta (Cosimo Fabbricatore, Natale Bruno e Maria Francesca Coschignano) e uno a Movimento civico uomini e donne liberi con Tenuta (Pietro Pettinato).
Per l'opposizione Giuseppe Cristofaro, Pino Capalbo (Pd), Fabiana Fuscaldo (Acri bene Comune-Pd), Luigi Maiorano, Vincenzo Arena (Udc) e Leonardo Molinari (Centro moderato per la città-Udc).
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