ACRI. Con ordinanza n° 3911/2013, depositata ieri, il Consiglio di Stato, Sezione Terza (Presidente Cirillo, Estensore Spiezia), accogliendo integralmente le tesi difensive svolte dall'avvocato Oreste Morcavallo, ha respinto la domanda cautelare di sospensione del Decreto del Presidente della Giunta regionale, in qualità di Commissario ad acta, per l'attuazione del Piano di rientro sanitario, che riguardava l'accorpamento unico Spoke dei presidi ospedalieri di Castrovillari ed Acri".
I fatti. Con ricorso dello scorso diciannove agosto, proposto dinnanzi al Consiglio di Stato, il Comune di Castrovillari impugnava l'ordinanza del Tar Calabria avverso il Decreto del Presidente della Giunta regionale sotto vari profili di illegittimità e di violazione del Piano di rientro sanitario, tutte motivazioni riconducibili alla tutela del diritto alla salute, che secondo il Comune appellante, sarebbe compromesso.
Si costituivano in giudizio il Comune di Acri, con l'avvocato Oreste Morcavallo e l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, con gli avvocati Giovanni Lauricella e Simona Vercillo, i quali sostenevano l'inammissibilità e la infondatezza del ricorso in appello. All'udienza dello scorso tre ottobre il Consiglio di Stato respingeva l'istanza cautelare ritenendo che allo stato dell'attuazione dell'operazione di accorpamento dei due presidi non derivano al Comune di Castrovillari danni da stimarsi gravi ed irreparabili. "La decisione – commenta Morcavallo – riveste grande rilevanza perché consente l'attuazione del Piano di rientro e la riorganizzazione degli ospedali di Acri e Castrovillari riducendo i posti nell'ambito della normativa regionale".