Acri. Potrebbero esserci, a breve, importanti e positive novità circa l'ospedale Beato Angelo, accorpato in un unico spoke con quello di Castrovillari dallo scorso mese di dicembre. La visita del dg dell'Asp, Scarpelli, effettuata lo scorso ventotto marzo, avrà delle ripercussioni a partire dalla prossima settimana. Lo stesso Scarpelli, nell'ultima visita, ha fatto un giro per i reparti ed ha incontrato i medici per annunciare loro una riorganizzazione della struttura. Alla fine Scarpelli ha incontrato anche gli amministratori locali per comunicare le decisioni dell'Asp. Per la comunità e per il comprensorio, che vivono uno stato di disagio per la posizione orografica, sarebbe un gran bel risultato. I dettagli della riorganizzazione dell'ospedale si sapranno solo nei prossimi giorni ma indiscrezioni parlano di un potenziamento del nosocomio per quanto riguarda radiologia, chirurgia e medicina. Il primo reparto dovrebbe essere dotato anche di una risonanza magnetica mentre è in funzione già da qualche settimana una tac di ultima generazione. Chirurgia, invece, ritornerà ad essere operativa 24 ore su 24 ed, inoltre, saranno previsti una decina di posti letto di lungo degenza. Dovrebbero, quindi, terminare a breve anche le tante prese di posizione e le polemiche che volevano l'ospedale di Acri come fortemente ridimensionato.
Se il Beato Angelo, così come sembra, sarà potenziato non sarà certo un regalo ma una importante conquista per il territorio, una lunga battaglia vinta da chi ci ha creduto fino alla fine e un riconoscimento al diritto alla salute da parte della classe politica e delle istituzioni ad una corposa comunità. Ma anche ad una struttura che nel tempo, dagli inizi degli anni '70, si è sempre distinta per professionalità, competenza e rispetto del rapporto costi/ricavi. Lo sanno bene i vertici dell'Asp e lo sa bene il Commissario Scopelliti che anche per questi motivi hanno voluto creare il terzo spoke della provincia dopo quelli di Rossano-Corigliano e Paola-Cetraro.