Acri. Come era prevedibile, la soppressione del Palio dei ciucci ha scatenato un vivace dibattito anche sul web. La quinta edizione della manifestazione, organizzata dall'associazione "Acri nel cuore", si sarebbe dovuta tenere sabato prossimo dalle 18 presso la villa comunale. Evento soppresso, quindi, e rinviato a data da destinarsi. Questo perché, su sollecitazione di qualche animalista locale. è intervenuto il Partito Animalista Europeo, per bocca del suo segretario, Enrico Rizzi, che nei giorni scorsi ha diffidato il Comune e l'associazione nel sospendere l'iniziativa per presunte anomalie nello svolgimento della gara. Rizzi parla di maltrattamenti e di manifestazioni arcaiche ed insensibili.
Il presidente di "Acri nel cuore", Lucio Rocco, pur non condividendo le motivazioni, ma rispettandole, ha tenuto a precisare che tutto si sarebbe svolto nella norma e che comunque in futuro saranno posti in essere tutti quegli accorgimenti richiesti per rendere l'evento regolare. La rete, però, si schiera con l'Associazione e difende Palio ed asini, su facebook, twitter e sui portali locali, i commenti si sprecano. Il destinatario è Rizzi che viene inviato in città per verificare di persona come durante il Palio gli animali non sono affatto maltrattati ma che, anzi, sono oggetto di cura ed assistenza. Altri, invece, si chiedono come mai Rizzi non sia intervenuto ancora per fermare il noto Palio di Siena o altre simili eventi che si tengono a pochi chilometri da Acri. Altri chiedono come mai, visto il grande interessamento verso Acri, non si occupa anche dei tanti cani randagi in giro per la città, sofferenti e in condizioni precarie.
C'è chi, poi, difende le tradizioni e la città, e rigetta al mittente le accuse di arretratezza culturale e insensibilità e chi, addirittura, invoca l'intervento del sindaco per tutelare l'immagine della città, scalfita, secondo gli intervenuti, dalle pesanti affermazioni di Rizzi. Lo stesso presidente dell'Associazione, Rocco, è intervenuto per sottolineare l'importanza della manifestazione che mette al primo piano un animale molto utile in passato e verso il quale il Palio poneva rispetto. Sulla pagina principale di facebook, il Partito Animalista Europeo, gioisce per la soppressione del Palio e condanna simili eventi. "Quando la tradizione non è cultura ma becero retaggio", scrivono i gestori della pagina. E tra i commenti; "vergogna per queste gare che non solo altro che uno strazio per gli animali." Non mancano anche riferimenti, non certo delicati, per amministratori e cittadini. Insomma, il Palio dei ciucci di Acri diventa un caso nazionale e potrebbe provocare dei precedenti. Chi lo avrebbe mai detto?
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