L’Amministrazione comunale risponde alle nostre critiche con uno sgangherato comunicato, elaborato da un pool di analisti politici presenti nell'Amministrazione Tenuta o dal portavoce, giornalista del sindaco.
Lasciamo da parte i commenti, ed entriamo nel merito dei punti sui quali replichiamo, uno per uno, su quanto da noi affermato.
Praticamente ammettono errori e inadempienze, revoche di atti, perdite di tempo e ritardi, meccanismi opachi e illegittimi, dimostrando di essere rimasti loro, e non noi, indietro nel tempo, quando vi era un elevato tasso di analfabetismo che permetteva a chiunque di politico di dire eresie.
1. Annullamento in autotutela della delibera n° 44 del 13.8.2015, Regolamento Comunale acqua uso irriguo Serricella. Il consigliere Basile porta e presenta in Consiglio quel regolamento, ma quando facciamo notare ( i consiglieri scomodi Cavallotti e Viteritti) che è in una condizione di conflitto di interesse, va nel panico e non sa più se votare a favore o contro o astenersi o andar via per la vergogna. Prima in fase di voto decide di allontanarsi dall’aula, ma mancando il numero legale è costretto a rientrare e la delibera passa con il suo voto d’astensione. Dopo mese e mezzo da tale delibera, e aver verificato con forte ritardo la pubblicazione, viene riportata in Consiglio la delibera per annullarla. Un qualsiasi consigliere con un minimo di dignità si sarebbe dimesso nella stessa seduta consiliare. (Chi dovrebbe dimettersi?).
2. Delibera di revoca progetto illuminazione Via Copernico. Non si capisce cosa Tenuta contesti ai noi due consiglieri eletti democraticante. Non è forse per trasparenza che chi ha interesse privato debba astenersi dal prendere parte alle decisioni. Cosi come non ha fatto il Sindaco. Semmai a seguito delle interrogazioni Sindaco e Responsabili di Settore hanno scoperto che la via Copernico, dove ha sede la villa del Sindaco, non era una via comunale. Ma poi bastava che il Sindaco chiedesse al ritrovato tecnico Manfredi, che di recente ha ottenuto imprevedibilmente e un lauto incarico dall’Amministrazione. (Chi dovrebbe dimettersi?).
3. Concorso Interno per l’ufficio del Giudice di Pace. Qui la confusione mentale raggiunge livelli di
spaesamento. Si parla di presa d’atto di errore commesso, di atti viziati, come se fosse normale
amministrazione, ma non si dice che l’Anac ha sanzionato la Giunta, il Segretario Comunale e
Giovanni Cofone per interesse privato in atti d’uf فicio. Se la prendono poi con il secondo classificato, al quale di diritto, toccava quel posto nelle more di eventuali concorsi, mentre che viene additato come “paladino di giustizia che agogna quel posto” per chissà quali inconfessati motivi. (Chi dovrebbe dimettersi?)
4. Bilancio e macro aggregati, due righi di evasività totale, considerato, che la programmazione
delle spese del Denaro Pubblico deve essere chiara e non confusionaria, permettendo , in questo
modo tutto o nulla. Basta leggere il bilancio di previsione pubblicato sul sito, e si vedere come, come su molte voci di spesa non c’è nessun impegno. 4. Lodo arbitrale: altri due righi facendo scudo sul ricorso in Appello senza preventivare minimamente nessuna spesa, anche in presenza di un giudizio di primo grado sfavorevole e con le spese per Legali e di Perizie già sostenute per circa 75.000,00
5. Incari ed affidi diretti : nessuna risposta, anche al Sindaco ed a tutti i consiglieri compete il
compito del controllo.
6. Dimissioni vicesindaco Ferraro. Che vuol dire che tutte le decisioni hanno coinvolto tutta la
maggioranza compreso Ferraro, e si chiude qui? Ferraro mette per iscritto che il sindaco si è allontanato sempre più dalle linee programmatiche da lui stesso enunciate, che Tenuta è circondato da “nanerottoli della politica”, che il sindaco non ha autorevolezza, che il vicesindaco è giunto alla decisione di dimettersi per incompatibilità assoluta con tutta la maggioranza, e voi dite che c’è stato un confronto acceso?
Il portavoce conclude che i due consiglieri Cavallotti e Viteritti, anziché passare all’opposizione avrebbero dovuto dimettersi non condividendo più l’azione politica e amministrativa di Tenuta.
Inoltre chiediamo se un consigliere comunale eletto deve diventare un suddito, uno schiavo,
sottomesso a tutte le decisioni del Sindaco, in contrasto con il programma elettorale. Ma perché continuare a fare scenari su eventuali candidature in altre coalizioni, ommettendo di ricordare che il sindaco è stato eletto anche grazie al nostro contributo e dei nostri elettori che ci hanno dato la fiducia.
A noi, e non solo a noi, sembra che sia stato proprio Tenuta a non condividere più il suo stesso
programma elettorale, sottoscritto e votato da noi, e che sia venuto meno lui all’impegno preso con gli elettori. Questo è stato il vero tradimento.
Sosteniamo a gran voce, che siamo stati costretti ad andar via per motivi attinenti proprio
all’azione politica e amministrativa di Tenuta, primo fra tutti la mancanza di legalità e
trasparenza, certiᇜicata da due sanzioni dell’Autorità Anticorruzione comminate alla Giunta, ed al (ir)responsabile di settore avv. Cofone.
Al Segretario Comunale, garante della legalità, va il nostro pubblico appello afᇜiche vigili
sull’attività del Responsabile Dott. Cofone, che omette di evadere le richieste dei consiglieri nei tempi previsti dal regolamento comunale .
Per cui la risposta all’iniziale punto di domanda è chiarissima: se c’è qualcuno che dovrebbe
dimettersi, è proprio il sindaco Tenuta.
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