Come risaputo, i circa 14mila elettori acresi saranno chiamati alle urne il prossimo 11 giugno per il rinnovo del Consiglio Comunale, sciolto anticipatamente,
ovvero un anno prima della scadenza naturale, per via delle dimissioni di nove consiglieri (otto di minoranza ed uno di maggioranza) su diciassette.
Ad oggi i candidati a sindaco sono quattro: Pino Capalbo (Pd), Anna Vigliaturo (Centristi per l’Europa di Casini, Udc,Dc), Mario Bonacci (Democratici e Progressisti di Bersani) e Maurizio Feraudo (liste civiche).
Oltre duecento dovrebbero essere gli aspiranti consiglieri comunali. La data da segnare in calendario per tutte le forze politiche che intenderanno partecipare, è venerdì 12 maggio. Quel giorno, infatti, inizierà la due giorni in cui andranno presentate le liste dei candidati e dei contrassegni.
Il 27 aprile il Prefetto affiggerà i manifesti di convocazione dei comizi elettorali e, nel contempo, inizierà anche la par condicio. I mass-media dovranno garantire un’appropriata visibilità a tutti i partiti e movimenti politici.
Dal 27 maggio, infine, sarà vietato diffondere i sondaggi.
Per i comuni con più di 15mila abitanti è eletto sindaco il candidato che ha ottenuto più consensi superando il 50% dei voti.
Se nessun candidato supera il 50% si andrà, due settimane dopo, il 25 giugno, al ballottaggio tra i primi due candidati.
Tra primo e secondo turno i candidati sindaco possono anche apparentarsi con liste che non lo hanno appoggiato al primo turno.
Nelle elezioni comunali vale il voto disgiunto, vale a dire un elettore può votare un candidato sindaco e nello stesso tempo una lista di candidati consiglieri non collegata allo stesso candidato sindaco. Intanto trapelano già i primi nomi degli aspiranti consiglieri.
Molti di essi, appena quattro anni fa, nel 2013, erano schierati dalla parte opposta ma oggi hanno deciso di abbandonare ex partiti ed ex amici.