Definita momentaneamente la questione relativa ai candidati a sindaco e ai voti di coalizione e di lista, a tenere banco sono ora le preferenze accordate ai candidati al consiglio comunale.
Ieri gli uffici comunali sono stati presi letteralmente d’assalto. Da sempre i primi risultati, anche per gli aspiranti consiglieri comunali, sono usciti nella immediatezza rispetto a quelli per il sindaco. Quest’anno le cose sono andate diversamente e le operazioni hanno subito evidenti rallentamenti. In ogni caso, anche i numeri venuti fuori ieri possono subire autentici stravolgimenti. Nel diffonderli, è giusto usare la massima cautela, perché assumono un valore puramente indicativo, ma nulla più.
La commissione che sta passando al vaglio i verbali dovrà pronunciarsi con maggiore precisione, ma non lo farà prima di qualche giorno. In alcuni casi questi risultati provvisori assegnano un seggio in consiglio comunale o lo negano per due o tre voti. Tutto potrebbe essere modificato da qui a qualche giorno. Certi sono i voti dei candidati a sindaco, il ballottaggio tra Pino Capalbo e Anna Vigliaturo del prossimo 25 giugno, quelli di coalizione e di lista. Appurato questo, si verifica una situazione non molto comune: le liste che sostengono uno dei due candidati a sindaco che vanno al ballottaggio hanno ottenuto il 62,24% dei suffragi.
Quindi, comunque vada il 25 giugno, c’è una maggioranza precisa in consiglio comunale. Quindi, se vincesse Anna Vigliaturo, almeno sulla carta, vi sarebbe una condizione di ingovernabilità. Altro aspetto interessante è che si conosce già da ora la composizione del nuovo consiglio comunale in quanto a rappresentanza delle liste. Dieci vanno alla coalizione di Pino Capalbo: quattro al Partito Democratico, due ad “Acri in Comune”, uno a testa per “Movimento Acri Democratica”,”Liberamente”, “Sinistra Italiana” e “Nuovi orizzonti per Acri”.
Tre vanno alla coalizione di Anna Vigliaturo: due a “Centristi per Acri”, uno a “Moderati di Acri”.
Alle liste di Maurizio Feraudo due seggi, uno a testa per “Città in movimento” e “Progetto per l’Europa”.
Infine, quelle di Mario Bonacci prendono un solo seggio, con “Democratici per la legalità”.
Quindi, fatte salve le cautele per la provvisorietà dei risultati delle preferenze, nel nuovo consiglio comunale potrebbero sedere, in caso di vittoria di Capalbo: Raffaele Morrone, Sergio Algieri, Maria Mascitti, Simone Bruno, Luigi Caiaro, Giuseppe Intrieri, Salvatore Fusaro, Emanuele Le Pera, Mario Fusaro, Angelo Gencarelli, Anna Vigliaturo, Abbruzzese Marco, Palumbo Salvatore, Maurizio Feraudo, Dario Tenuta e Mario Bonacci.
Se vincesse la Vigliaturo, Pino Capalbo prenderebbe il posto di Simone Bruno e Leonardo Molinari quello della Vigliaturo. Una curiosità. Se venissero confermati questi dati, Angelo Cofone, alias “Frosparo”, non entrerebbe in consiglio comunale per soli cinque voti.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 14-06-2017
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