La società aveva annunciato di aver presentato una denuncia ai carabinieri di Cosenza per chiedere una verifica dei prelevamenti dal fiume Trionto.
Capalbo: «Gestione della distribuzione aleatoria rispetto alle reali esigenze dei territori, in ginocchio migliaia di cittadini»
ACRI Dopo che la Sorical ha annunciato di aver presentato una denuncia ai carabinieri di Cosenza per chiedere una verifica dei prelevamenti di acqua dal fiume Trionto, interviene il sindaco di Acri, Pino Capalbo, che chiede le dimissioni del responsabile del capo area della Società che gestisce le risorse idriche calabresi, Sergio De Marco.
«Anzitutto la Sorical, con tono quantomeno inadeguato, sembra rimproverarci – argomento il primo cittadino acrese – di non avere tenuto in debita considerazione le raccomandazioni che, in diverse comunicazioni, ci ha fatto pervenire in relazione all’emanazione di ordinanze atte a vietare l’uso irriguo di acqua potabile. A riprova del contrario vogliano bastare le diverse ordinanze emanate in questa direzione dal sottoscritto e consultabili all’interno dell’albo pretorio del sito istituzionale del comune di Acri e, soprattutto, quella recante numero 8/2017 emanata dal sub commissario prefettizio Francesco Sansone ben prima dell’insediamento dello scrivente. Mio malgrado mi trovo dunque, nuovamente, ad oppormi ad una gestione della distribuzione idrica – aggiunge Capalbo – ormai aleatoria rispetto alle reali esigenze dei territori e che, specie nella città di Acri, sta mettendo in ginocchio migliaia di cittadini, vessati in quelle che invece dovrebbero essere le più scontate tra le attività quotidiane».
«Le responsabilità della Sorical, come ho avuto modo di chiarire in recenti dichiarazioni alla stampa locale e regionale, sono del tutto evidenti. Nello specifico mi trovo a contestare duramente l’incomprensibile decisione di non voler considerare, nel riparto delle quote distribuite, il fatto che il comune di Acri vanti una densità abitativa decisamente superiore a quella dei restanti comuni del nostro bacino di utenza e che, dunque, non può non prospettarsi, già da subito, una urgente e doverosa riconsiderazione della quota assegnataci. Posto quanto detto, e preso atto della persistente riluttanza dei vertici tecnici Sorical a voler rivalutare l’attuale situazione, non posso che chiedere – è la conclusione del sindaco di Acri – le dimissioni irrevocabili del Responsabile Capo dell’area operativa della stessa società (De Marco, ndr), auspicandomi già da domani una maggiore attenzione alle esigenze di coloro che, fino a prova contraria, pagano puntualmente i servizi erogati da tale società, i cittadini».
Fonte Corriere della Calabria.it
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