Nella mattinata di sabato, i parlamentari Cinque Stelle, Abate, Sapia e Forciniti, hanno visitato, ancora una volta, l’ospedale Beato angelo dopo l’invito rivolto dagli attivisti acresi e dall’associazione Laca.
“Abbiamo potuto verificare, hanno detto all’unisono durante la conferenza stampa, che la struttura non eroga le prestazioni previste dall’ultimo decreto, anzi al momento vige una situazione grave ed imbarazzante con disagi e disservizi che costringono gli utenti a rivolgersi altrove o a strutture private.
Ciò non è condivisibile, vigileremo e porteremo il caso nella Commissioni sanità di Camera e Senato.
Alcuni servizi, come tac, risonanza magnetica, pronto soccorso e medicina, sono limitati o assenti perché soffrono di carenza di personale, non capiamo da dove derivi l’ottimismo dell’amministrazione comunale.”
I tre grillini aggiungono; “tutto fermo anche per quanto riguarda la nomina del primario di medicina, di tre anestesisti e dell’attivazione della lungo degenza, insomma una serie di ritardi che incidono negativamente sulle prestazioni e sulla fiducia degli utenti.
Il decreto non è stato per nulla attivato ed, a questo punto, possiamo pensare anche che ci sia un disegno strategico per distruggere ancora di più la sanità pubblica e il Beato Angelo a favore di strutture private.
Una cosa è certa, aggiungono i tre parlamentari, nel corso di questi ultimi anni, il nosocomio non è stato tutelato ed è stata smantellato, cercheremo di dare dignità ad una struttura che serve un bacino di utenza di sessantamila persone e che è collocata in una posizione geografica infelice.”
Quindi un accenno sul Commissario Scura; “e’ evidente che la sua nomina non ha portato alcun risultato positivo, non ha centrato gli obiettivi ed, anzi, il disavanzo è aumentato, il governo ha avviato l’iter per la sua sostituzione che avverrà a breve.”
Infine, una riflessione sul trasferimento del poliambulatorio; “verificheremo se ci siano tutte le condizioni, giuridiche e strutturali, perché esso debba essere trasferito all’interno dell’ospedale.”
Sapia, infine, si sofferma sul caso Fusaro, dipendente asp e presidente del consiglio comunale; “Non scenderò in polemica con Fusaro e con la Cgil, sindacato che rispetto tanto ma che non esercita né può esercitare funzioni di controllo in materia di incompatibilità e inconferibilità di incarichi pubblici. Non ho mai detto né scritto né inteso che egli possieda quote della Banca d’Italia o di istituti elvetici, alle mie legittime domande devono rispondere i responsabili dell'Anticorruzione dell'Asp di Cosenza e del Comune di Acri, non il diretto interessato oppure un sindacato.
Da parlamentare ho chiesto alle strutture competenti l'attivazione delle verifiche sulla compatibilità e inconferibilità dell'incarico in argomento, attesto che Fusaro, il quale è contemporaneamente presidente di un Consiglio comunale e ha comunque svolto attività sindacale, ha ammesso di essere stato investito del ruolo di coordinatore degli infermieri del Suem 118, funzione apicale che, comunque la si metta, si sostanzia nell'effettiva gestione di personale, tanto è vero che possiedo copia di turni di servizio firmati dallo stesso Fusaro.
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